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Omicidio Kashoggi, il Washington Post: cyber arsenale di Riad rafforzato da società milanese Hacking team

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C’è anche una società italiana, la milanese Hacking team, tra le aziende che hanno contribuito a potenziare l’arsenale cybernetico dei sauditi, in particolare del principe ereditario Mohammed bin Salman, che gli americani amano chiamare Mbs. Arsenale usato non solo contro i terroristi ma anche contro i dissidenti, tra cui c’era anche il giornalista Jamal Khashoggi, ucciso da agenti di Riad a Istanbul. Lo scrive David Ignatius, autorevole columnist del Washington Post, il quotidiano con cui collaborava Khashoggi. Figura centrale appare essere l’avvocato Saud al-Qathani, ex membro dell’aeronautica militare saudita e dirigente ambizioso alla corte reale di Riad, dove è responsabile del Center for Studies and Media Affairs. Lui e i suoi cyber colleghi hanno lavorato inizialmente con l’italiana Hacking Team, che ha come clienti circa 40 governi.

Jamal Khashoggi. Il giornalista saudita ucciso in questa foto è con la sua fidanzata turca Hatice Cengiz.

Poi hanno acquistato prodotti realizzati da due compagnie israeliane – NSO Group e la sua affiliata, Q Cyber Technologies – e da una degli Emirati, la DarkMatter. Qahtani, scrive il Wp, ha costruito un network di sorveglianza e di manipolazione dei social media per far avanzare l’agenda del principe e sopprimere i suoi nemici. L’intelligence saudita, ricorda il Wp, ottenne nel 2013 da Hacking team strumenti per penetrare iPhone e iPads, e due anni dopo voleva un accesso analogo ai telefonini con sistema Android, secondo documenti rivelati da Wikileaks nel 2015. Fu in quest’anno che al-Qathani cominciò a dimostrare la sua lealtà al favorito del re, Mohammed. E nel giugno del 2015 scrisse al capo di Hacking team chiedendogli la lista completa dei suoi servizi proponendogli “una lunga partnership strategica”. Il rapporto tra la societa’ milanese e Riad divenne cosi’ forte che quando Hacking team incontro’ difficolta’ finanziarie dopo le rivelazioni di Wikileaks, si fecero avanti investitori sauditi. Una compagnia basata a Cipro, la Tablem Limited, guidata da un imprenditore della famiglia di Al-Qahtani, acquistò il 20% della Hacking Team nel 2016.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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