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Cronache

Morto a New York, centinaia per ultimo saluto a Claudio

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Sotto un cielo plumbeo la città di Battipaglia (Salerno) ha dato questa mattina l’ultimo saluto a Claudio Mandia, il 17enne trovato morto, nei giorni scorsi, in un college americano. La salma e’ arrivata ieri sera da New York all’aeroporto di Fiumicino per essere poi trasferita nella chiesa di Santa Maria della Speranza del comune della Piana del Sele. E nella chiesa intitolata alla protettrice della cittadina del Salernitano, sin dalle prime ore del giorno, e’ stato un mesto pellegrinaggio di amici, conoscenti e tantissimi sconosciuti (giunti anche dagli altri centri della zona) per salutare quel ragazzo che, partito per gli Usa per proseguire gli studi superiori, si sarebbe suicidato dopo aver avuto una punizione – secondo quanto fino ad ora trapelato sugli organi di informazione – per un compito copiato. Il ragazzo sarebbe finito da solo in una stanza, dove poi e’ stato ritrovato il corpo senza vita. Centinaia di persone hanno partecipato al rito funebre che e’ stato presieduto da parroco Vincenzo Sirignano, religioso stimmatino, e concelebrato anche da altri cinque sacerdoti battipagliesi. Accanto al feretro il papa’, Mauro, noto imprenditore della zona che opera anche all’estero, la mamma Elisabetta, docente universitaria, le sorelle. La mamma ha accarezzato a lungo, con delicatezza, la bara. Sconvolti gli amici di Claudio, i compagni di classe dei primi anni del liceo frequentato proprio a Battipaglia prima di partire per il college degli States, dove studia anche una sorella del 17enne. E questi ragazzi hanno realizzato, nelle ultime ore, un dipinto raffigurante Claudio che poi e’ stato posto sull’altare. Il papa’ sul sagrato della chiesa ha raccontato al sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, quanto accaduto. Giovedi’ della scorsa settimana lui e la moglie si sono recati a New York proprio per stare con Claudio che il giorno successivo avrebbe dovuto festeggiare il suo 18mo compleanno. Ma all’aeroporto hanno appreso la notizia della morte del figlio. La felicita’ per il compleanno ha ceduto il passo, in pochi minuti, al piu’ grande dolore per un genitore, quello della perdita di un figlio. “L’interrogativo che si pone in questo momento, anche nel cuore di prete, e’: Signore ma perche’?”, ha detto padre Vincenzo Sirignano nel corso della sua omelia. Il sacerdote si e’ fatto portavoce del dolore di un’intera comunita’ che da circa una settimana non riesce ancora a farsi una ragione di questa tragedia. Dinanzi alla chiesa sono state affisse decine e decine di manifesti di partecipazione al lutto della famiglia Mandia. “Non c’e’ un termine per definire quei genitori che perdono un figlio. Se si perdono i genitori si e’ orfani, se si perde il coniuge si e’ vedovi, ma non si sa cosa si sia quando si perde un figlio”, ha proseguito ripreso il sacerdote che rivolgendosi ai genitori ha aggiunto: “State consolando tutti quelli che sono accorsi a consolarvi”. Per espressa richiesta del papa’ e della mamma di Claudio, che dall’altare con un gesto semplice hanno voluto ringraziare tutti, le offerte raccolte durante la colletta del rito funebre sono state destinate alla mensa dei sacerdoti stimmatini per le persone in difficolta’. Toccanti anche le parole pronunciate da una delle tre sorelle del ragazzo.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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