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Cronache

Uccise la compagna e le portò via le figlie, la sentenza slitta per Covid

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 Sara’ scritta il 15 marzo la parola fine sul processo di primo grado che si celebra in Corte d’Assise a carico di Francesco Baingio Douglas Fadda, il 45enne di Sassari accusato dell’assassinio della sua compagna 41enne di origine ceca, Zdenka Krejcikova, morta in conseguenza di una ferita da coltello riportata in un bar di Sorso il 15 febbraio 2020. La Corte di Sassari, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, a latere Gian Paolo Piana, avrebbe dovuto emettere la sentenza oggi, ma tutto e’ saltato perche’ l’imputato, che si trova nel carcere sassarese di Bancali, e’ positivo al Covid-19. Aggiornate anche le repliche del pm Paolo Piras e dei legali di parte civile, l’avvocata Teresa Pes per la madre della vittima e l’avvocato Pietro Diaz per le sue figlie, che hanno chiesto un risarcimento di almeno 600mila euro a testa. Il pm ha chiesto l’ergastolo per Fadda, ritenendolo responsabile di omicidio volontario aggravato da premeditazione, commesso nei confronti di una persona alla quale l’autore era legato da una relazione e commesso con crudelta’, nonche’ di resistenza, tortura, porto abusivo di coltello e sequestro di persona. La richiesta di proscioglimento era stata avanzata nel corso dell’ultima udienza dall’avvocato Lorenzo Galisai, dal difensore di Fadda che ha sempre respinto le contestazioni. Secondo il difensore, “ne’ la perizia prodotta dall’accusa ne’ le testimonianze sciolgono i dubbi e provano che a ferire la vittima sia stato Fadda”. Secondo l’accusa, invece, sabato 15 febbraio 2020 Zdenka Krejcikova, dopo un litigio col compagno, era scappata dalla casa di via Tiziano per rifugiarsi nel bar sotto casa, dove l’uomo l’aveva raggiunta e ferita con un coltello da cucina per poi caricarla in auto assieme alle figlie e scappare fino a Ossi, abbandonandola agonizzante in un appartamento di via Spinoza, vicino alla guardia medica. La vittima era stata soccorsa su un’ambulanza, ma i tentativi di salvarle la vita erano stati vani.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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