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Napoli corsaro anche a Venezia, ora è caccia all’Inter capolista

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Missione compiuta per il Napoli sul campo del Venezia: vincono per 2-0 gli azzurri grazie ai gol di Osimhen e Petagna nel secondo tempo e agguantano così il Milan al secondo posto in classifica. E sabato prossimo sarà scontro al vertice al Maradona tra Napoli e Inter. Era necessario oggo non abbassare la guardia, principalmente in queste gare con squadre che possono apparire sulla carta più facili da affrontare ma che possono nascondere insidie pericolose. Il Napoli diretto dal mister Luciano Spalletti lo sa e così, dovendo fare a meno di Anguissa e Koulibaly (che nei prossimi giorni rientreranno dagli impegni in Coppa d’Africa) oltre ad Ounas infortunato, mette in campo la punta Victor Osimhen dal primo minuto. La vetta è più vicina, dopo lo stop dell’Inter ieri nel derby di Milano, è una buona occasione per approfittare, servono i tre punti. Tra i pali ballottaggio vinto da Ospina su Meret, davanti a lui la linea difensiva a quattro composta da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui; centrocampo con Lobotka e Fabian Ruiz, e ancora il trio d’attacco Politano, Zielinski e Insigne dietro ad Osimhen.


Minuto di raccoglimento per la recente scomparsa dell’ex presidente Maurizio Zamparini. Si parte e l’attaccante nigeriano, che indossa una mascherina più leggera e meno invasiva dell’ultima volta (necessaria dopo il serio infortunio al volto patito a San Siro quasi 80 giorni fa) determinato e voglioso si mette subito in mostra, sotto gli occhi del patron Aurelio De Laurentiis, presente allo stadio veneto. Al 5′ Osimhen riceve una bella palla sulla destra, accede in area ma il suo destro è deviato in corner da Caldara. All’11′ ci prova Zielinski, tiro bloccato da Lezzerini.
Il Napoli tiene palla e costruisce gioco, anche se non è preciso negli ultimi metri: ci prova Insigne dopo una bella azione corale, debole il suo tiro a giro al 20’.


Dopo tre minuti bella sponda di testa di Di Lorenzo per Politano che da ottima posizione tira di poco alto oltre la traversa.
Prima occasione per il Venezia al 27’: fallo su Caldara e calcio di punizione che Cuisance manda fuori misura. Già un minuto dopo Osimhen riceve da Insigne, anche se in posizione troppo defilata tira e la sfera scheggia la parte esterna del palo.
Sul capovolgimento di fronte discesa molto efficace di Okereke che supera Juan Jesus, si accentra e calcia. Ospina compie una parata determinante, sulla ribattuta Lobotka libera.


Dialogano bene Osimhen e Insigne sul finale del primo tempo ma manca lo spunto giusto per sbloccare il match. L’arbitro Mariani manda tutti negli spogliatoi.
Rientrano in campo le squadre, nessun cambio.
Al 49° il Venezia con CRNIGOJ ha una bella palla: il tiro è angolato ma Ospina si fa trovare pronto. Dopo due minuti un episodio abbastanza singolare: Ebuehi e l’arbitro Mariani si scontrano fortuitamente, testa contro testa. Cure mediche per entrambi, il gioco riprende dopo 5 minuti.


Finalmente riesce a sbloccarla il Napoli al 59′. Palleggio reiterato del Napoli: Politano (poco brillante fino ad ora) dal versante destro fa partire un lungo cross. E’ un pallone perfetto per Osimhen colpisce di testa a incrocio e trafigge Lezzerini. Ci prova dopo 4 minuti Zielinski: la conclusione del polacco: termina fuori.
Al 74′ ammonito Mario Rui per un fallo su Aramu: il calcio di punizione seguente quasi non diventa, sulla ribattuta, una occasionissima per Osimhen che però incespica sulla palla. Inizia la girandola di sostituzioni. Nel Venezia debutta Nsame che entra al posto di Cuisance al 78′ forze fresche per gli azzurri: fuori Insigne e Politano, dentro Elmas e Mertens. Passano i minuti. All’83’ Lobotka entra in ritardo su Henry e viene ammonito.


All’88’ entrano Petagna e Ghoulam al posto di Osimhen e Zielinski. Sono 8 i minuti di recupero assegnati dall’arbitri Mariani. Si libera Petagna verso la porta al 91’, il suo tiro viene respinto dal portiere.
Al 93’ brutto fallo di Ebuehi su Dries Mertens, un pestone, resta a terra il giocatore belga, espulsione (dopo verifica al Var) per il giocatore del Venezia. Rischia il Napoli nel finale su un colpo di testa di Henry ma è Petagna a chiudere il conto per gli azzurri allo scadere per lo 0-2 partenopeo. Mertens lanciato a rete: il suo tiro è respinto da Lezzerini, facile per Petagna ribadire in gol. Vince il Napoli: sabato sarà Napoli-Inter al Maradona.

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Scarcerato dopo 15 anni di carcere il boss di camorra Maurizio Brandi

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Dopo aver scontato 15 anni di carcere, Maurizio Brandi è tornato alla sua casa nel quartiere Arenella di Napoli, segnando il suo rientro in libertà per “fine pena”. Brandi, considerato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia uno dei principali esponenti della criminalità organizzata che ha dominato la zona collinare, ha trovato un benvenuto speciale, con decine di fuochi artificiali accesi per celebrare la sua scarcerazione.

Al suo ritorno, Brandi, oggi 58enne, ha ritrovato un quartiere che è cambiato profondamente negli ultimi 15 anni. I residenti e i commercianti che lo hanno visto tornare non hanno potuto fare a meno di notare i segni lasciati dal lungo periodo di detenzione. Brandi, che ha trascorso gli ultimi anni di reclusione nel penitenziario di Opera a Milano, è ora soggetto al regime della libertà vigilata, ma il suo arrivo ha sollevato non poche preoccupazioni tra i cittadini.

Maurizio Brandi è stato coinvolto in numerose inchieste giudiziarie riguardanti i clan della zona, tra cui il clan Polverino di Marano e altri gruppi criminali locali. Nel 2010, un’offensiva della Procura antimafia aveva colpito vari ras e affiliati dei clan vomeresi, tra cui Brandi, condannato a 18 anni di carcere. Il suo nome era emerso in intercettazioni che lo ritraevano mentre dava indicazioni sui compensi per gli affiliati e intessendo rapporti con altri gruppi criminali.

Il ritorno di Brandi è stato celebrato con una serie di fuochi artificiali, un rituale che accompagna spesso le scarcerazioni eccellenti nella zona. Tuttavia, la coincidenza con la recente scarcerazione di Maria Giovanna Caiazzo, figlia del boss Antonio Caiazzo, ha accentuato le preoccupazioni. La Caiazzo, pur avendo scontato la pena, è anch’essa una figura di rilievo nel panorama criminale.

L’evento ha suscitato timori di una possibile ripresa di attività illecite nella zona. La comunità locale, pur rispettando il principio che chi ha scontato la pena ha saldato i propri debiti con la giustizia, non può fare a meno di chiedersi se la presenza di Brandi e altri elementi di spicco possa influenzare negativamente la sicurezza e la stabilità del quartiere.

Il ritorno di Maurizio Brandi, così come quello di Maria Giovanna Caiazzo, solleva interrogativi sulle dinamiche di reintegrazione e sulla sicurezza del quartiere Arenella. Sebbene entrambi abbiano scontato le loro pene, la loro presenza riaccende il dibattito su come gestire il reinserimento di ex detenuti con legami con la criminalità organizzata e su come garantire la tranquillità e la sicurezza delle comunità che hanno vissuto gli effetti della loro attività.

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Alex, il cane sordo e cieco massacrato di botte muore dopo 3 giorni

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Alex, il cane sordo e cieco massacrato di botte muore dopo 3 giorni

Alex era un cane anziano, cieco e sordo. A Bono attirava simpatia e amore . La notte del 31 agosto scorso, quando il paese del Sassarese festeggiava il patrono San Raimondo, qualcuno ha massacrato di botte Alex, che dopo tre giorni di agonia è morto. L’associazione animalista Leidaa (Lega italiana difesa degli animali e dell’ambiente) ha presentato denuncia ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Secondo quanto risulta all’associazione, Alex sarebbe stato massacrato di botte da un gruppo di ragazzini. “Era un cane debole e vecchio, che non disturbava nessuno – scrive la presidente di Leidda Fatima Fiocca – colpito sotto gli occhi indifferenti di tanti da ragazzini che hanno perso o forse mai avuto il rispetto per un simile o un animale. Mi chiedo cosa spinga i ragazzi a gesti così efferati e crudeli come l’uccisione di un cane vecchio e indifeso. Mi auguro che vengano presi provvedimenti e che tali eventi che stanno aumentando sempre di più vengano risolti con pene severe”.

Tutto il paese del Goceano ha condannato l’episodio dissociandosi nettamente da chi, senza motivo, ha massacrato Alex. Sdegno rilanciato sui social, a cui anche il sindaco di Bono, Michele Solinas, ha affidato il suo commento: “Non conosco i fatti, e per questo non esprimo giudizi affrettati. Ma se veramente questo povero cane cieco e sordo è stato brutalmente picchiato fino alla morte l’unica domanda che mi pongo è perché? – scrive il primo cittadino su facebook – Quale colpa aveva questo povero animale se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato? Sin da subito ci siamo messi a disposizione dell’autorità giudiziaria affinché, se i fatti come narrati corrispondessero al vero, i responsabili possano essere perseguiti nelle sedi opportune.Maltrattare un animale oltre a essere un’azione deplorevole e incommentabile è un reato”.

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Giampiero Di Paolo nuovo Ad di Thales Alenia Space Italia

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Giampiero Di Paolo è il nuovo amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Succede a Massimo Claudio Comparini appena nominato Managing Director della Space Business Unit di Leonardo e presidente del consiglio di amministrazione di Thales Alenia Space. La nomina, con effetto immediato, è annunciata dalla stessa azienda. Di Paolo è inoltre nominato Deputy Ceo e Senior Vice President per Osservazione, Esplorazione e Navigazione della Thales Alenia Space.

“A nome di Thales Alenia Space, desidero ringraziare Massimo Claudio Comparini per la sua forte dedizione e leadership nei vari ruoli ricoperti in azienda e, in particolare, per gli eccellenti risultati raggiunti in questi quattro anni a capo del business dell’ Osservazione, Esplorazione e Navigazione e come Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. Nel suo ruolo di Deputy CEO, ha contribuito ai successi dell’azienda con preziose intuizioni. I suoi contributi sono stati d’importanza strategica nell’ecosistema spaziale a livello globale ed è stato un piacere collaborare con lui” – ha commentato Hervé Derrey, Ceo di Thales Alenia Space. “Desidero anche esprimere – ha aggiunto – le mie congratulazioni e la mia piena fiducia a Giampiero Di Paolo. La sua enorme esperienza e reputazione nell’ industria spaziale, unita a una profonda conoscenza della nostra azienda, saranno fondamentali per gestire con successo le sfide che ci attendono e garantire una crescita sostenibile di Thales Alenia Space”.

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