In mare c’è chi si sente diverso dagli altri per via delle dimensioni del proprio scafo, per la velocità dei rombanti fuoribordo, per la capacità di farsi notare presso l’approdo alla moda ben frequentato o il carissimo ristorante…il mare a mio avviso non andrà mai incontro alla soluzione di queste “differenze”, ma riesce a risolverne di ben più significative. Oltre tutti i limiti, sulle onde, per superare le barriere fisiche e mentali, destreggiandosi tra verricelli, boma e timone, la vela solidale da anni accoglie persone speciali nel segno dello sport e dell’inclusione. Quella della nautica solidale è una costante, ad esempio, delle attività delle sezioni della Lega Navale Italiana: il mare per tutti, senza limiti di età e di possibilità fisiche o economiche si schiude all’orizzonte come opportunità per «uscire» dall’isolamento.
È il caso dei non vedenti, che attraverso la differenza della pressione del vento, riescono ad orientarsi e vivere sensazioni uniche in barca a vela. Il mare come grande maestro di vita per tutti e in particolare per chi vive situazioni di difficoltà. Questo periodo pandemico, fatto di isolamento, è un momento per pensare all’abbattimento delle barriere ed il mare, da sempre, demolisce barriere fisiche, psicologiche e mentali, avvicinando tutti alla natura e alla socialità. Diverse sono le attività di avvicinamento al mare di ragazzi con problemi sociali, con iniziative non solo sportive ma anche d’introduzione al mondo del lavoro.
Andare in barca a vela può portare benefici al corpo e alla mente e non si tratta di una banale constatazione, ma del risultato di studi e ricerche svolti da più di un ventennio. Dal punto di vista storico, infatti, l’utilizzo terapeutico della vela può essere fatto risalire a un progetto svedese del 1988 che mirava al recupero di ragazzi con problemi di socializzazione. Questo primo gruppo ebbe la possibilità di trascorrere una settimana a bordo seguendo le regole del mare e della navigazione, dove ciascuno è interdipendente dall’altro. Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere realtà che si utilizzavano la vela come terapia a vantaggio di persone disabili, di ragazzi che avevano fatto esperienza del riformatorio, di pazienti oncologici e di donne vittime di maltrattamenti.
Impossibile non citare l’impegno dell’Unione Italiana Vela Solidale (https://www.unionevelasolidale.org), che rappresenta e promuove attraverso i propri associati progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale; Unione in cui è inclusa l’associazione con base sull’ Isola di Ischia “Un Ponte nel Vento” (http://www.unpontenelvento.org), nata dal desiderio di Luisafrancesca ed Adrea Proto che dal 2009 si impegnano ed ottengono tanto dai loro stupendi sforzi.
Oltre ad essere un’attività sportiva, la vela è un momento di condivisione, collaborazione, sostegno reciproco e ha ben dimostrato di essere un grande aiuto per chi deve superare un momento di difficoltà, rivelandosi una valida terapia integrativa. Esiste ampia letteratura sui benefici della vela. Tra i lavori svolti è di particolare interesse uno studio pilota dell’Università di Firenze: un progetto di velaterapia rivolto proprio a donne che hanno vinto la lotta contro il cancro al seno.
“Quelli che vivono in riva al mare difficilmente possono formare un solo pensiero di cui il mare non faccia parte” scrisse Hermann Broch e chi ama, vive e rispetta il mare, vede questo elemento come la soluzione a tutto! Forse è proprio così. Ricordo le parole di un vecchio marinaio che mi spiegavano che dal mare può arrivare tutto, quindi il mare è sorpresa e capacità di accogliere tutti.
La diversità è veramente ciò che ci rende unici e più simili agli altri rispetto a quanto volgiamo ammettere o credere. Buon mare a tutti noi.
Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.
“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi.
Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.
L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.