Poker del Napoli alla Salernitana con gli uomini di Spalletti che hanno avuto la meglio sulla squadra di Colantuono, fortemente rimaneggiata dal Covid. Un 4-1 che fa morale in ottica classifica: ora il Napoli è momentaneamente secondo a 49 punti con il Milan terzo a 48, ma gioca stasera con la Juventus.
Il bilico fino a due giorni fa, il derby si è potuto disputare grazie al fatto che i positivi della squadra ospite da 9 (numero che da protocollo sanciva il rinvio del match) sono passati a 6 ieri.
Diverso lo scenario per Luciano Spalletti che ha potuto lavorare con quasi tutta la rosa (eccezion fatta per gli atleti impegnati in Coppa d’Africa) nella settimana migliorando la condizione degli ultimi rientranti Insigne, Osimhen, Lozano, Zielinski e Fabian.
Il Napoli scende in campo con Meret tra i pali, Rrahmani e Juan Jesus difensori centrali, Di Lorenzo e Mario Rui terzini, centrocampo preda di Fabian e Lobotka con Elmas, Zielinski e Lozano alle spalle di Mertens.
Insigne, Osimhen e Politano partono dalla panchina.
Prima del fischio d’inizio minuto di silenzio doveroso per la scomparsa recentissima di Gianni Di Marzio con Spalletti commosso in preghiera. Dries Mertens, l’uomo dei record, oggi con la fascia di capitano al braccio. Solo tremila gli spettatori sugli spalti.
La partita si delinea dai primi minuti: il Napoli conduce il gioco e tiene gli avversari nella loro metà campo; la Salernitana prova a fare le barricate in difesa per evitare il peggio.
Il Napoli costruisce da subito azioni incisive con Elmas, Lozano, e anche da Mario Rui (su punizione) e Fabian (da fuori area) ma è Juan Jesus a sboccare il risultato al 17’: un cross dalla destra di Fabian Ruiz, termina sulla spalla di Elmas in area, assist per Jesus che con il mancino supera Belec. Inizialmente gol annullato da Pairetto per un presunto fuorigioco e l’eventuale tocco con in braccio di Elmas ma il check al VAR convalida la rete per l’1-0.
Segue il copione iniziale. Napoli gestisce il match e cerca un altro gol; la Salernitana prova a bloccare le folate azzurre alla meglio anche fallosamente. Al 23’ ammonito Delli Carri per una sbracciata ai danni di Rrahmani e al 30’ Obi per un duro fallo su Lobotka.
Poco prima (al 25’) poteva starci un rigore per il Napoli: Mertens supera con un tunnel Gagliolo in area e poi cade spinto da Di Tacchio. Tutto regolare per l’arbitro.
Incredibile ma vero, sembrava un allenamento per i partenopei che prendono però il gol del pareggio sull’unica azione offensiva della Salernitana: al 33’ uno splendido tacco di Obi libera Kechrida sulla destra. L’immediato cross al centro è raccolto da Bonazzoli che calcia al volo infila Meret.
Al 36’ per gli ospiti esce Schiavone per un infortunio al flessore. Entra Jaroszynsk.
Ci prova Fabian – molto attivo in questo primo tempo – con un pallonetto da 20 metri, ma Belec alza sulla traversa.
Nei due minuti di recupero prima della fine del primo tempo c’è la fiammata di Elmas. Slalom del macedone che entra in area tra 4 difensori e viene steso da Veseli, ammonito. Pairetto non ha dubbi fischia il rigore. Al 48’ dunque va sul dischetto Dries Mertens che piazza la sfera alla sinistra del portiere (gol numero 144 di Ciro in maglia azzurra). E’ il 2-1 per il Napoli con cui si va al riposo.
Nella ripresa entra in campo Lorenzo Insigne al posto del Chucky Lozano. Vanno subito in gol gli azzurri: dopo tre minuti. Zielinski pesca Mertens che dalla sinistra mette in mezzo per la scivolata vincente di Rrahmani che a ridosso della porta non sbaglia il 3-1. Passano altri tre minuti e arriva anche il 4-1. Insigne prova la conclusione di destro all’interno dell’area, Veseli intercetta con il braccio secondo cartellino giallo e dunque rosso per lui, altro rigore per il Napoli. Ci pensa Lorenzo a insaccare e a gioire. E’ il primo gol di Insigne dopo l’annuncio del suo passaggio al Toronto a giugno. Il giocatore sigla il suo gol numero 115 eguagliando Maradona.
Doppio cambio per il Napoli al 64’: dentro Politano ed Osimhen e fuori Fabian e Mertens. Partita che ora il Napoli domina agevolmente: ci provano a turno Politano, Rrhamani che sfiora la doppietta, Elmas e Osimhen.
Altro doppio cambio per il Napoli: dentro Zanoli e Ghoulam, fuori Di Lorenzo e Mario Rui.
Due occasioni ancora per Politano e Zielinski, nulla di fatto. Termina 4-1 per il Napoli e per gli azzurri è la terza vittoria consecutiva.
Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia.
Pep Guardiola ha rinnovato per altri due anni, quindi fino al 20 giugno del 2027, il contratto che lo lega al Manchester City, e che era in scadenza al termine di questa stagione calcistica. L’annuncio è stato dato dal club campione d’Inghilterra. Secondo la stampa locale, nel nuovo accordo non ci sarebbe una clausola che permetterebbe al tecnico di liberarsi nel caso il City fosse retrocesso a tavolino per i casi di infrazioni al fair play finanziario della Premier per i quali è sotto inchiesta.
La Juventus ha lanciato una nuova iniziativa per i tifosi. “Da giovedì 21 novembre dalle ore 10:00 sarà disponibile il mini Abbonamento ‘8 games pass’ a partire da 285 euro” si legge sul sito ufficiale del club. Sarà possibile, dunque, assicurarsi un posto per le ultime gare casalinghe di campionato nella stagione 2024/2025: le partite comprese sono contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. L’iniziativa “consentirà sia il cambio nominativo sia la rimessa in vendita del posto, darà inoltre la prelazione sul posto per le partite di Coppa che eventualmente la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive e con il raggiungimento del 75% delle presenze (6 partite su 8) darà anche la possibilità della prelazione sul rinnovo dell’abbonamento della prossima stagione”.