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Cronache

Piero Marrazzo, 30 anni di carcere ai 4 carabinieri che lo ricattavano col video dei festini a base di cocaina e trans

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Quasi 30 anni di carcere per i quattro carabinieri che avrebbero ricattato l’ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo per le sue scappatelle a base di sesso e cocaina. Il Tribunale di Roma ha condannato in particolare a 10 anni di carcere Nicola Testini e Carlo Tagliente, a 6 anni e mezzo Luciano Simeone e a 3 anni Antonio Tamburrino. Prescritte le accuse per il trans Natalie. Contestati, a vari titolo, concussione, rapina, violazione della legge sugli stupefacenti e ricettazione.

Era il 3 luglio del 2009: l’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, venne filmato in compagnia del trans Jose Alexandre Vidal Silva, conosciuto come Natalìe, nel corso di un blitz in un appartamento in via Gradoli, a Roma. Testini, Simeone e Tagliente rispondono del presunto ricatto. Tamburrino, invece, è accusato di  aver preso in consegna e custodito il video che ritraeva l’incontro tra Marrazzo e la trans Natalì.

Il pusher Gianguarino Cafasso, l’uomo che aveva fornito la cocaina per il governatore e avvisato i carabinieri del festino, fu trovato morto per una overdose sospetta nel settembre del 2009. Una morte quantomeno strana.
I giudici della nona sezione penale hanno, inoltre, hanno assolto Testini, Simeone e Tagliente, che all’epoca dei fatti erano in servizio presso la stazione Trionfale dei carabinieri, dall’accusa di associazione per delinquere con la  formula “perchè il fatto non sussiste” ma è stato loro riconosciuto il reato di concorso in concussione ai danni di Marrazzo. Una accusa legata ai tre assegni, per un valore complessivo di 20 mila euro, che l’ex presidente della Regione fu costretto a consegnare. L’accusa di rapina è legata ai cinquemila euro sottratti in parte a Marrazzo e in parte al trans Natali. Ai tre è contestata pure un’altra rapina ai danni di un altro trans, privato di un cellulare e di un orologio, oggetti sottratti durante una perquisizione in casa.

A Tagliente e Testini contestata anche la violazione della legge sugli stupefacenti mentre al solo Tamburrino è stato attribuito il reato di ricettazione del video in cui Marrazzo è in compagnia del trans Natali.

“Piero Marrazzo ha atteso nove anni questa pronuncia che accogliamo con soddisfazione” ha affermato il legale dell’ex presidente della Regione Lazio, l’avvocato Luca Petrucci commentando la decisione della nona sezione collegiale del Tribunale di Roma che ha condannato 4 carabinieri. “La sentenza – aggiunge il penalista –  riconosce in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale. Anche in questo momento – ha precisato l’avvocato Petrucci – da uomo delle Istituzioni, da giornalista del servizio pubblico e, soprattutto, da cittadino perbene, Piero Marrazzo tiene a ribadire la propria massima considerazione nell’Arma dei Carabinieri che è, insieme a lui, la vittima principale dei crimini commessi da questo manipolo di mele marce”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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