Collegati con noi

Cronache

Lobby nera, la finanza indaga su una vasta rete del ‘barone’ Roberto Jonghi Lavarini

Pubblicato

del

Attorno a Roberto Jonghi Lavarini, soprannominato il “barone nero”, si muove una rete di persone molto vasta, tra cui tanti estremisti di destra come lui. Un network in cui l’ex candidato alla Camera per Fratelli d’Italia nel 2018 sarebbe il “perno”. E’ il quadro che e’ venuto a galla dalla testimonianza di oggi, davanti ai pm di Milano, del cronista di Fanpage che per tre anni si e’ infiltrato in questo mondo per un’inchiesta giornalistica in piu’ puntate: il primo video e’ andato in onda tre giorni prima delle elezioni amministrative di domenica scorsa con ovvie conseguenze politiche sul partito di Giorgia Meloni. Proprio su questa presunta “lobby nera”, in cui e’ entrato il giornalista, fingendo di essere un imprenditore e filmando tutto all’insaputa degli interlocutori, i pm di Milano Piero Basilone e Giovanni Polizzi, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli, hanno aperto un’inchiesta e sono stati gia’ iscritti nel registro degli indagati l’eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza, che si e’ autosospeso da tutti gli incarichi di partito, e lo stesso Jonghi Lavarini, entrambi accusati di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. Contestazioni che, al momento, derivano da quelle parole da loro pronunciate nel primo video, mentre gli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf hanno gia’ acquisito anche i filmati integrali, non montati. Nella sua audizione come teste, durata oltre 4 ore, il giornalista ha elencato tutti i personaggi vicini al “barone nero” e con cui lui l’ha messo in contatto facendo da tramite. E’ stato sempre Jonghi Lavarini, infatti, come emerge dal filmato, a presentare Fidanza al cronista, che si muoveva come un “agente provocatore”, e l’eurodeputato gli avrebbe spiegato che poteva contribuire alla campagna elettorale della neoconsigliera comunale milanese e all’epoca candidata di Fdi Chiara Valcepina (non risulta indagata) versando sul conto corrente o “se e’ piu’ comodo fare del black”, del ‘nero’. Tanto, come ha detto Jonghi Lavarini, ci sono una “serie di lavatrici” per il finanziamento. Ora inquirenti e investigatori, al di la’ delle parole imbarazzanti pronunciate, stanno cercando eventuali riscontri su un presunto “sistema” di finanziamenti opachi. Da qui le perquisizioni di ieri, con sequestro di documenti e dispositivi informatici per acquisire messaggi e molto altro, nell’abitazione del ‘barone nero’. Tra l’altro, Longhi Javarini, oltre a parlare di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni”, nel video fa riferimento anche a presunti finanziamenti illeciti per le elezioni regionali e fa due nomi che nel servizio sono stati ‘omissati’ da Fanpage. Ovviamente, anche su questo fronte sono in corso approfondimenti, cosi’ come si stanno verificando profili di apologia del fascismo (reato per cui Jonghi Lavarini e’ stato gia’ condannato), perche’ negli incontri ci sono esplicite battute razziste, fasciste, riferimenti a Hitler e saluti romani. Intanto, Fidanza, attraverso il suo legale, l’avvocato Enrico Giarda, ha fatto sapere ai pm di essere disponibile ad essere ascoltato. Inoltre, a quanto risulta, circa un’ora dopo quel passaggio del video in cui parla di “black” , l’europarlamentare si sarebbe mosso con un messaggio per interrompere ogni rapporto col finto imprenditore di cui non aveva mai avuto intenzione, secondo la versione difensiva, di assecondare le richieste. La visione di tutto il ‘girato’, per la difesa, dimostrera’ che Fidanza non avrebbe mai dato seguito alla richiesta di finanziamento. In piu’, viene chiarito dai legali che tra tre mesi la Corte d’appello milanese mettera’ a disposizione i rendiconti delle spese elettorali di Valcepina, cosi’ come degli altri consiglieri. E che la legge sulla rendicontazione di queste spese permette di registrare i soldi in contanti avuti fino a 3mila euro, senza necessita’ di depositare fatture.

Advertisement

Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

Pubblicato

del

“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

Continua a leggere

Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

Pubblicato

del

Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

Continua a leggere

Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

Pubblicato

del

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto