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Cronache

Il buen retiro di Morisi? Nella campagna veronese dove quasi nessuno lo conosce

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In mezzo a distese sterminate di frutteti di mele e di vigneti, la barchessa di Palazzo Moneta, nella campagna di Belfiore (Verona), il buen retiro di Luca Morisi, appare come il luogo piu’ lontano che si possa immaginare dai riflettori della politica. Ma e’ qui, nella provincia ancora agricola del Veneto, che l’inventore della ‘Bestia’, la sera del 14 agosto scorso, ha vissuto il proprio incubo. I Carabinieri che suonano alla porta, le domande sulla droga liquida trovata a 3 ragazzi usciti da poco dal suo appartamento, la perquisizione, che porta alla scoperta di un po’ di cocaina. Eppure tra i quaranta appartamenti dell’isolato Palazzo Moneta, a 3 chilometri dal centro del paese, al quale si accede percorrendo un lungo viale di pioppi, quasi nessuno ha visto, o sa chi chi sia l’ex guru delle campagna social di Matteo Salvini. “Luca Morisi? chi e’?… no non avevo idea che abitasse qui”, risponde una signora che ha appena preso la figlia all’asilo. “Morisi… non mi dice niente – conferma un anziano seduto la bar del paese -, ho sentito pero’ oggi al telegiornale che si parlava di Belfiore, ma non ho capito chi fosse”. La sera dell’operazione dei Carabinieri, nata ad un normale controllo stradale, pero’, la presenza delle gazzelle a Palazzo Moneta non e’ passata inosservata. “Abito nell’appartamento sotto a quello di Morisi – spiega una donna, scegliendo l’anonimato – e ho visto delle persone in borghese, credo proprio fossero i Carabinieri portare via alcuni ragazzi. L’appartamento so di chi e’, naturalmente, ma lui non c’era, non l’ho mai visto in quei momenti. Movimenti di ragazzi li avevo invece gia’ notati, e di sopra a volte c’era del trambusto”. Luca Morisi nella casa di Belfiore non ci andava spesso, forse era proprio il posto dove si ritirava per stare tranquillo, lontano da chi poteva riconoscerlo. Invece in una serata di Ferragosto tutto gli e’ crollato addosso. Gli investigatori alla sua porta, le domande scomode, e una piccola quantita’ di polvere bianca – per uso personale – sufficiente pero’ per fermare anche la carriera di chi domava la ‘Bestia’.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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