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Cronache

L’istituto Martuscelli abbandonato a se stesso, niente scuola e zero assistenza per i ciechi di Napoli

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La foto dell’istituto Martuscelli è quella classica di un luogo in stato di abbandono. Intonaci che cadono, erba invasiva da troppo tempo non tagliata ovunque, muretti crollati, alberi o rami caduti, vialetti sporchi e deserti. E poi le auto parcheggiate ovunque.

Il “Martuscelli” è ormai terra di nessuno.  Alessandro Cannavale, produttore cinematografico che ha spesso aiutato in attività artistiche il Matuscelli, è da tempo che lancia l’allarme. Da tempo, lui che si è inventato come opera di volontariato CineMart, la rassegna che ha valorizzato questo luogo chiuso da anni e ne ha fatto riscoprire bellezza e potenziale a chi lo immaginava ormai abbandonato a se stesso, vorrebbe che le istituzioni accogliessero il suo appello.

“Mi piange il cuore, tanta energia ed entusiasmo per far rivivere l’istituto Domenico Martuscelli e sistemare lo splendido Parco, piccolo polmone verde al centro del Vomero. Dopo la chiusura del CineMart e le tante iniziative di quest’estate, l’abbandono più totale. Da settembre non c’è più un commissario e ogni decisione di natura amministrativa è ferma, mi chiedo come sia possibile che un posto del genere resti senza una guida per tanto tempo????” scrive sulla sua pagina Facebook.

Alessandro Cannavale. Produttore cinematografico e organizzatore della rassegna Cinemart ha denunciato per primo l’abbandono del Martuscelli

Il grido di dolore di Alessandro Cannavale coglie almeno l’attenzione di Roberta Gaeta, l’assessore comunale alle Politiche sociali Roberta Gaeta, che per ora, pur avendo un ruolo istituzionale importante in città, non è riuscita ad andare oltre l’indignazione. “Cosa si aspetta ancora? Cosa può motivare una tale assenza? È incomprensibile”.

“È con dolore – dice l’assessore Gaeta – e con grande imbarazzo che penso che le istituzioni non abbiamo saputo (voluto?) preservare una tale ricchezza. Dolore perché amo questa mia Città, desiderosa di luoghi di inclusione autentica. Imbarazzo perché oggi rappresento le istituzioni (anche se, in questo caso, non quelle che possono decidere purtroppo) ed in tutta questa situazione paradossale, sono proprio le istituzioni a non aver fatto (ancora) la loro parte. Sono certa, tuttavia, che qualcosa si possa e si debba fare e che la decisione giusta possa essere suggerita dai risultati di un lavoro così importante realizzato con amore autentico e senza nessun interesse personale. Di questo amore ha bisogno la nostra Città ed i nostri cittadini” scrive Gaeta sul suo profilo Facebook.

Andrea Torino, commissario dell’ Istituto per ciechi fino a luglio e poi in proroga fino a settembre, alza le braccia sconsolato e rammaricato, mentre i dipendenti non ricevono più lo stipendio perché non c’è nessuno che firma i mandati di pagamento, e Mario Mirabile, presidente dell’Unione italiana ciechi di Napoli si è detto “pronto allo sciopero della fame in assenza della nomina del commissario da parte del ministro dell’ Istruzione”.
“Bisogna fare presto perché rischiamo di perdere tutto quello che abbiamo ricostruito in questi ultimi anni con grandissimi sacrifici e per questo siamo pronti a iniziare lo sciopero della fame e incatenarci, se non otterremo risposte immediate” dice Mario Mirabile, presidente dell’ Unione italiana ciechi di Napoli. “Il Miur ha deciso di non decidere e senza il rinnovo del commissario l’ istituto corre il serio rischio di finire nel degrado totale. Il Martuscilli conclude Mirabile – è l’ unica struttura della Campania e del Mezzogiorno in grado di assistere e riabilitare gli ipovedenti e i ciechi con minorazioni aggiuntive. Oggi queste persone devono raggiungere i centri più vicini che si trovano ad Assisi e a Osimo. Facciamo appello a tutti coloro che possono affinché ci aiutino a uscire da questa drammatica situazione”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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