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Napoli

Elezioni comunali, tegola su Maresca: le sue due liste escluse, altre due a supporto a rischio

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In giornata ci sarà il primo verdetto sulla presentazione delle liste per le elezioni comunali di Napoli. Cinque liste sono a rischio esclusione dalla campagna elettorale per motivazioni varie: dalla carenza di documentazione ad altri motivi che saranno resi noti dalla Prefettura. La valutazione delle liste è in corso negli uffici del parco Quadrifoglio di Soccavo. E’ li che fisicamente si è insediata la commissione prefettizia che ha il compito di valutare la correttezza della documentazione presentata dalle liste. In ogni caso oggi sarà tutto chiaro: le liste accettate e quelle che saranno escluse. In casa di esclusione, in tempi strettissimi, potranno ricorrere.  Quali sono le liste su cui pesa la spada di Damocle della esclusione? Ne sono cinque liste. Il candidato che allo stato sembra essere quello più penalizzato dai controlli è Catello Maresca. L’ex magistrato entrato in politica con Matteo Salvini potrebbe perdere le due civiche che fanno direttamente riferimento a lui: Maresca sindaco e Catello Maresca sindaci. Sarebbe uno smacco clamoroso che peraltro oltre a togliere sale alla competizione elettorale la renderebbe monca perchè il candidato del centro sinistra Gaetano Manfredi, già in vantaggio, si vedrebbe una autostrada spianata. E’ evidente che la speranza è quella di vedere una campagna elettorale con i candidati in campo con tutte le loro forze schierate. Certo l’organizzazione delle liste di Maresca, a prescindere dall’esito del controllo, ha brillato per caos e confusione oltre che assoluta mancanza di lucidità. A parte queste due liste la cui nascita è stata seguita direttamente da Maresca e dai suoi principali collaboratori, c’è una terza lista che rischia di non poter correre. La lista del Partito animalista, movimento a quattro zampe. Una lista a sostengo dell’ex magistrato in aspettativa. E sin qui siamo nel campo delle liste la cui compilazione e documentazione a supporto è stata curata direttamente dall’organizzazione del candidato sindaco.

C’è poi la lista della Lega di Salvini, sponsor ufficiale di Maresca che oramai è il simbolo del nuovo corso leghista, che rischia di essere esclusa. La lista si chiama “Prima Napoli”. Questa lista della Lega per Maresca  oggi potrete essere esclusa. Se andasse tutto male, e nessuno se lo può augurare perchè le elezioni comunali ne sarebbero inficiate, nella coalizione di Maresca due liste sarebbero state già escluse e altre due ancora bilico.

La decisione sulla Lega, che avrebbe consegnato in ritardo di spiccoli di minuti la sua lista, non è stata ancora presa. Prima Napoli, ovvero la lista di Salvini per Maresca, in caso di esclusione, farà ricorso. La posizione di Prima Napoli, però, sembra quella un pochino meno grave. Perchè a differenza di Prima Napoli, tutte le altre liste di Maresca a rischio esclusione non erano state segnalate tra quelle che avevano consegnato in ritardo la documentazione. Questo che cosa significherebbe? Che la eventuale ricusazione sarebbe frutto di errori nella documentazione o qualche documento mancante. Ovviamente stiamo parlando di ricusazione delle liste al Comune. Poi occorrerà vedere quel che accade nelle Municipalità. Nei parlamentini erano state segnalate come consegnate in ritardo le liste di Catello Maresca (che rischia comunque perché appunto in bilico al Comune) e di Noi campani per la città (lista in corsa nella coalizione che sostiene Gaetano Manfred) su un solo parlamentino. Per problemi di documentazione, però, anche Fratelli d’Italia è in bilico su più di sei Municipalità.

Anche Alessandra Clemente potrebbe dovrebbe vedersi esclusa la principale: Alessandra Clemente sindaco.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Il respiro della vita: la festa del cuore giunge all’ottava edizione

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La solidarietà incontra l’arte e la scienza nell’ottava edizione de “l’ORigano”, l’iniziativa senza scopo di lucro ideata dalla giornalista, naturalista e divulgatrice scientifica Olga Fernandes. Un evento annuale che unisce impegno umanitario e cultura per promuovere un progetto ambizioso: fare della Campania una regione cardioprotetta.

Il progetto “l’ORigano”: cuore, scienza e solidarietà

l’ORigano” premia ogni anno le eccellenze partenopee e internazionali che si distinguono per contributi significativi al progresso scientifico, artistico e sociale. Olga Fernandes spiega così l’obiettivo dell’iniziativa:

“Premiamo risultati innovativi raggiunti con il cuore, sostenendo al contempo la diffusione di apparecchiature salvavita come i defibrillatori”.

Negli ultimi otto anni, Fernandes si è dedicata con passione a combattere le morti improvvise per malori cardiaci, promuovendo la diffusione dei defibrillatori nelle comunità. La sua campagna, “l’ORigano in moto per il cuore”, ha donato cinque defibrillatori alla Polizia Municipale e formato gli agenti al loro corretto utilizzo.

Morti evitabili: il ruolo cruciale dei defibrillatori

I numeri sono impressionanti: in Italia si registrano oltre 200 decessi al giorno per infarto, molti dei quali potrebbero essere evitati. Fernandes sottolinea:

“Un defibrillatore costa quanto un telefonino, ma può salvare vite”.

L’impegno di “l’ORigano” va oltre la sensibilizzazione, includendo la formazione e il supporto pratico con l’installazione di dispositivi salvavita in luoghi strategici.

L’appuntamento 2023: Napoli protagonista

L’edizione 2023 si terrà il 19 novembre alle ore 20:30 presso il Teatro Bolivar di Materdei, Napoli. Durante la serata, due nuovi defibrillatori saranno donati a Procida: uno destinato a Torretta Corricella e l’altro al Procida Camp Resort.

L’evento sarà una vera e propria kermesse, con la partecipazione di artisti e personalità di spicco come Lino D’Angiò, Alan De Luca, Gigi Finizio, Marco Zurzolo e tanti altri.

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Cronache

Processo per l’omicidio di Matilde Sorrentino: la Cassazione annulla il verdetto e rinvia al secondo grado

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La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza che confermava la condanna all’ergastolo per Francesco Tamarisco, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” di Torre Annunziata. Il delitto, avvenuto il 26 marzo 2004, fu un atto efferato per zittire la donna che, con le sue denunce, aveva permesso di smascherare un giro di pedofilia nella scuola del rione Poverelli.

Un nuovo processo per Tamarisco

La decisione della Cassazione riapre la possibilità di mettere in discussione l’intera vicenda nel merito. Tamarisco, potente narcotrafficante di Torre Annunziata, si è sempre dichiarato innocente, nonostante le accuse che lo indicano come il mandante del delitto, eseguito dal killer Alfredo Gallo.

Durante il processo di primo grado, Tamarisco arrivò persino a minacciare il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, dimostrando un atteggiamento di sfida nei confronti della giustizia. La nuova udienza in Appello si terrà nel 2025, e tra i punti chiave ci sarà il riesame delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, la cui attendibilità è stata contestata dai suoi difensori, gli avvocati Alessandro Pignataro e Valerio Spigarelli.

Amarezza per la decisione

Elena Coccia, avvocato che ha seguito per anni il caso della pedofilia e l’iter processuale legato all’omicidio di Matilde Sorrentino, ha espresso delusione per il rinvio. «Provo grande amarezza. Non vorrei che la morte di Matilde cadesse in un buco nero e il suo sacrificio venisse dimenticato», ha dichiarato.

Coccia ha anche ribadito la solidità delle ricostruzioni fatte nei gradi precedenti: «Le motivazioni di secondo grado erano ben strutturate e provate. Non comprendo le ragioni della Cassazione, ma le sentenze si rispettano, anche se non si condividono».

La ricostruzione del delitto

Secondo l’accusa, Tamarisco avrebbe assoldato Gallo per punire Matilde Sorrentino, la cui testimonianza era stata fondamentale per smascherare il giro di pedofilia che coinvolgeva anche lui. Il killer, già noto per un altro omicidio commesso da minorenne, sarebbe stato ricompensato con un vitalizio da 500 euro al mese, un’auto costosa e 50.000 euro in contanti.

La Sorrentino aveva contribuito all’arresto di Tamarisco per pedofilia, una condanna che però fu annullata in Appello con una sentenza di assoluzione. L’affronto, secondo l’accusa, spinse Tamarisco a vendicarsi a distanza di anni, orchestrando l’omicidio della donna.

Un lungo percorso verso la giustizia

Il delitto di Matilde Sorrentino è rimasto impresso nella memoria di Torre Annunziata come un atto barbaro contro chi aveva avuto il coraggio di opporsi a un sistema criminale. L’esecutore materiale, Alfredo Gallo, sta già scontando l’ergastolo, mentre Tamarisco fu “incastrato” solo nel 2017 grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, coordinate dalla Procura.

Il nuovo processo rappresenta un ulteriore passaggio in una vicenda lunga e dolorosa, che ha segnato profondamente la comunità di Torre Annunziata. Mentre il sistema giudiziario prosegue il suo corso, il sacrificio di Matilde Sorrentino resta un simbolo di coraggio e determinazione contro le ingiustizie.

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