Collegati con noi

Corona Virus

Da 1/9 obbligo Green pass trasporti, protesta no vax

Pubblicato

del

Mancano pochi giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per viaggiare sui mezzi a lunga percorrenza, e gia’ e’ in rete l’annuncio della protesta dei contrari al passaporto sanitario che vogliono mandare in fibrillazione il trasporto ferroviario. Le associazioni dei consumatori non staranno a guardare e sono pronte alle denunce, mentre le Fs hanno gia’ iniziato ad avvertire i viaggiatori che senza il ‘pass’ non si viaggia. Intanto, come ogni sabato, anche oggi ci sono state manifestazioni in varie citta’ da parte dei ‘no Green pass’, con momenti di tensione a Roma, in piazza del Popolo. Sono 54 le citta’ in cui il prossimo mercoledi’ 1 settembre, giorno nel quale entra in vigore l’obbligo di essere muniti di Green pass prima di salire su treni e mezzi a lungo tragitto, si e’ data appuntamento nelle stazioni ferroviarie la community di ‘oppositori’ che si coordina sulla chat Telegram ‘Basta dittatura’ . “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitu’? Allora non partira’ nessuno”, e’ la promessa dei ‘no vax’ in salsa liberal che hanno gia’ dato vita ad altre manifestazioni contro il pass e che si sono dati appuntamento per le 14.30: poi “alle 15 si entra si resta fino a sera”. Tutto organizzato dal “popolo autogestito, pacifico” – come si definiscono su Telegram – che anche oggi ha protestato in diverse citta’. Trecento a Napoli, mille a Torino, tremila a Milano, diverse migliaia a Roma, a piazza del Popolo, dove tra le forze dell’ordine e i manifestanti – tra cui anche militanti di Forza Nuova, con il leader romano Giuliano Castellino – ci sono stati momenti di tensione. Tensione che e’ salita quando i ‘no Green pass’ hanno tentato di partire in corteo verso Montecitorio e Palazzo Chigi, ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Dopo una trattativa il corteo e’ stato autorizzato a muoversi verso via Flaminia, in direzione Rai. Assoutenti “e’ pronta a denunciare penalmente chiunque blocchera’ le stazioni ferroviarie e creera’ disagi alla circolazione dei treni”, promette l’ ‘associazione dei consumatori. “Si tratta di una protesta di una violenza inaudita, che creera’ enormi danni a chi utilizza il treno”, sottolinea il presidente Furio Truzzi. “La minaccia del movimento ‘No green pass’ di bloccare le stazioni, quando scattera’ il giusto e inevitabile obbligo per salire sui treni a lunga percorrenza, e’ gravissima: un tentativo di sabotaggio alla civile convivenza in nome della liberta’ di contagiare, che il Viminale ha il dovere di non sottovalutare pianificando da subito contromisure severe”, chiede la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. Per preparare i viaggiatori alla novita’, le Fs stanno diffondendo nelle stazioni gli annunci che dal primo settembre per viaggiare sui treni Av, Intercity e Intercity notte serve avere il Green pass e che occorre esibirlo insieme al biglietto. Chi non lo ha, sara’ invitato a scendere alla prima stazione utile, e dovra’ spostarsi in uno spazio isolato sul treno. Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, dall’inizio di settembre diventa dunque obbligatorio l’uso del Green pass non solo per i trasporti a lunga percorrenza, ma anche per il mondo della scuola, e per quello dell’universita’ compresi gli studenti degli atenei. Il certificato verde sara’ necessario anche per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti. Obbligatorio anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse, o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi. Multa da 400 a mille euro per chi sara’ sorpreso senza. Nessun obbligo di pass per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Su tutti i mezzi la capienza salira’ dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla. Ancora da definire il ruolo dei controllori nel trasporto urbano. Lunedi’ se ne parlera’ in una riunione tra Regioni e Mit, e’ un tema caldo in vista della riapertura delle scuole. Le regole del Green pass per il personale scolastico prevedono che prof e personale dovranno averlo ed esibirlo altrimenti il mancato rispetto delle disposizioni “e’ considerata assenza ingiustificata” e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro “e’ sospeso e non sono dovuti la retribuzione ne’ altro compenso o emolumento”. A controllare saranno i presidi, si sta mettendo a punto una app.

Advertisement

Corona Virus

Covid, ok Ue a vaccino aggiornato di Moderna contro JN.1

Pubblicato

del

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per la formulazione aggiornata del vaccino contro Covid-19 di Moderna. Il nuovo vaccino è indirizzato contro la variante JN.1. Lo ha reso noto l’azienda. Si attende ora la decisione definitiva della Commissione europea. “Dato che le malattie respiratorie aumentano durante i mesi invernali, è fondamentale che le persone si proteggano vaccinandosi con un vaccino Covid-19 aggiornato”, ha detto in una nota Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. La raccomandazione di inserire la variante JN.1 nel vaccino di questa stagione era stata espressa dalla Emergency Task Force (ETF) dell’Ema lo scorso aprile e poi confermata dalla stessa agenzia a luglio. Esiste, però, anche una versione del vaccino aggiornata alla variante KP.2 – ceppo discendente da JN.1 – approvata nelle scorse settimane in Usa. L’azienda non ha anticipato quando inizierà la distribuzione del prodotto, ma ha reso noto che l’Unione Europea sta partecipando a una procedura di gara per i vaccini a mRNA attraverso l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).

Continua a leggere

Corona Virus

La Corte Ue per diritti dell’uomo boccia sanitari novax

Pubblicato

del

Curve Covid stabili. Verso l'estate senza mascherine

La Corte europea per i diritti dell’uomo, dopo la Corte Costituzionale italiana, boccia i sanitari novax che durante l’emergenza Covid-19 rifiutarono nel 2021 la somministrazione del vaccino essendo per questo sospesi dalla loro funzione. Con una sentenza pubblicata il 29 agosto, la Corte europea afferma infatti che non vi fu violazione dei diritti, ritenendo “manifestamente infondata” l’accusa di discriminazione. Intanto, il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, invita a non sottovalutare la persistente diffusione del virus ed a proteggere i soggetti fragili. I sanitari che hanno fatto ricorso alla Corte Ue sono 26: 19 sammarinesi, 6 italiani e uno di nazionalità moldava, tutti impiegati presso l’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Avevano rifiutato la vaccinazione contro il Covid-19 ed erano stati sospesi per questo dalla loro attività di operatori sanitari, per poi essere reintegrati passata la fase di emergenza. Secondo la Corte, non vi fu però violazione dei diritti e le misure adottate furono proporzionate e giustificate al fine della protezione della salute della popolazione in generale, compresi i richiedenti. “L’obiettivo delle misure – si legge infatti nella sentenza – era proteggere la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza, nel contesto di una pandemia che aveva rappresentato un grave rischio per la popolazione in generale”.

Ed ancora: “Le persone non vaccinate erano più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. Le parti hanno ora tre mesi di tempo per fare ricorso. La Corte Europea, afferma Anelli, “promuove le misure adottate durante il Covid e le considera non sproporzionate e adeguate per la tutela della salute pubblica e per garantire le necessarie condizioni di sicurezza anche nei confronti delle persone non vaccinate, in quanto più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. La sentenza della Corte Ue, rileva, “segue quella della Corte Costituzionale italiana, che aveva sottolineato che le misure adottate dal legislatore al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non possano ritenersi né irragionevoli né sproporzionate”. Una sentenza che arriva mentre il virus SarsCoV2 continua a diffondersi, anche se i dati italiani segnano attualmente una fase di stabilizzazione dei contagi. Medici ed epidemiologi esortano tuttavia a non abbassare la guardia, ribadendo come le persone fragili siano maggiormente a rischio e vadano protette anche per mezzo di un nuovo richiamo vaccinale.

I dati sul Covid “sono sicuramente sottostimati perchè buona parte dei cittadini non fa più i tamponi ed oggi – spiega Anelli – non abbiamo una reale percezione di quello che sta avvenendo. Personalmente, però, ogni giorno faccio diagnosi di Covid, largamente diffuso al momento soprattutto tra i giovani”. Il Covid, nella forma attuale, precisa, “non sta creando seri problemi: si presenta in genere come una influenza più forte che si autorisolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia, il problema sussiste per gli anziani con malattie importanti che possono andare incontro a scompenso anche grave. E’ pertanto opportuno raccomandare il tampone se si hanno sintomi simili all’influenza, per essere coscienti del proprio stato ed evitare il contatto con soggetti fragili se si è positivi”. Quanto alla prossima campagna vaccinale, “al momento non abbiamo indicazioni in merito alla somministrazione del vaccino anti-Covid – aggiunge – e aspettiamo che le autorità sanitarie ci facciano sapere come e quando iniziare la campagna vaccinale per Covid e influenza, che appare opportuna soprattutto per i malati cronici”. A fronte di una attuale stabilità dei contagi, anche l’epidemiologo Cesare Cislaghi esorta tuttavia a non abbassare la guardia: “Si sta andando verso l’autunno e l’esperienza suggerisce che il virus probabilmente circolerà maggiormente. E’ per questo che consiglio una maggior protezione vaccinale ed una maggior precauzione soprattutto a protezione dei soggetti più fragili”.

Continua a leggere

Corona Virus

In 7 giorni oltre 15.200 casi di Covid, +11% in una settimana

Pubblicato

del

Salgono a 15.221 i casi di Covid-19 registrati dal 22 al 28 agosto in Italia, con un aumento di circa l’11% rispetto ai 13.690 della settimana precedente (ma in calo se confrontati a quelli di due settimane fa, considerato che dall’8 al 14 agosto i contagi erano stati 16.299). In aumento anche i decessi settimanali, che sono stati 135, rispetto ai 99 del 15-21 agosto. Lo indicano i dati dell’aggiornamento settimanale sul Covid-19 in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, con 2.562 contagi tra il 22 e il 28 agosto rispetto ai 1.796 della settimana prima. Sempre in Lombardia è stata registrata circa la metà di tutti i decessi per Covid rilevati nella settimana in esame, 66. In aumento anche i tamponi: dal 22 al 28 agosto ne sono stati eseguiti 94.171 rispetto ai 72.266 della rilevazione precedente. Il tasso di positività è al 16,2%, a fronte del 18,9%.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto