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Cronache

Mercante di schiavi a Venezia, arrestato imprenditore bengalese che sfruttava ai limiti dello schiavismo suoi connazionali in fabbrica

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Un imprenditore bengalese, Md Suhag Ali, 35 anni, legale rappresentante della “Venice Group” srl, è stato arrestato la scorsa notte dai Carabinieri della Stazione di Spinea (Venezia) a conclusione di un’indagine per lo sfruttamento del lavoro ed estorsione ai danni di 10 lavoratori, suoi connazionali. L’uomo avrebbe costretto i suoi dipendenti a condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza e situazioni di vita degradanti. Ai lavoratori non veniva consegnato il materiale antinfortunistico e venivano indotti al silenzio subendo quotidianamente minacce di licenziamento. La retribuzione avveniva attraverso il sistema della “paga globale”, con compensi nettamente inferiori rispetto al salario minimo nazionale, con orari mensili di 250 ore rispetto alle 170 previste da contratto, senza diritto a giorni di riposo e di ferie. In caso di licenziamento, i dipendenti avrebbero perso i requisiti per ottenere i documenti di soggiorno nel territorio nazionale. È stato il coraggio di alcuni di loro, che si sono recati dai carabinieri per denunciare i soprusi quotidiani, a far scattare le indagini. L’imprenditore da qualche mese aveva già dato inizio a una serie di operazioni finalizzate alla dispersione del suo patrimonio, svendendo quasi tutti gli immobili di sua proprieta’ e cedendo alcune delle aziende a lui riconducibili. Esattamente le stesse cose che accadono in altri posti d’Italia dove ci sono una marea di piccole aziende nate e cresciute a dismisura grazie allo sfruttamento del lavoro da parte di imprenditori senza scrupoli. Spesso sono immigrati regolari che aprono aziende e fanno arrivare o lavorare in queste fabbriche più o meno clandestine loro connazionali irregolari. Col miraggio di un contratto che non arriverà mai. Uno stipendio da fame. Orari di lavoro da schiavi.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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