Dal 6 agosto cambiano i parametri per entrare nelle zone colorate ed entra in vigore il green pass. Per non passare in zona gialla ora che le terapie intensive sono fortunatamente vuote, le Regioni hanno chiesto di far valere di più i numeri delle ospedalizzazioni. È quello, ragionano i presidenti di Regione, l’indicatore principale della sofferenza del sistema sanitario in tempi di pandemia. Prima di questo nuovo decreto, a far scattare le zone di rischio era soprattutto il parametro dell’incidenza, cioè quanti casi a settimana ogni 100 mila abitanti.
Quando si entra in zona bianca? Quando una regione ha una incidenza settimanale di contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Oppure, alternativamente, quando l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15%; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è uguale o inferiore al 10%. Sembra più una misura di buonsenso che una rigida regolamentazione di questioni sanitarie in tempi di pandemia. Ma in questi casi pure il buonsenso ha le sue ragioni.
Così scatta la zona gialla. Quando l’incidenza settimanale è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti. L’incidenza settimanale dei casi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30%; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è uguale o inferiore al 20%.
Quando si entra in zona arancione. La zona arancione scatta nelle regioni dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti.
La zona rossa. La zona rossa scatta nelle regioni con 150 casi a settimana ogni 100.000 abitanti e si verificano entrambe le seguenti condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è superiore al 40% e in terapia intensiva il tasso di occupazione dei posti letto è superiore al 30%. Anche in questo caso c’è il buonsenso e più la questione sanitaria. È evidente che in tempi di pandemia con quei tassi di ospedalizzazione e di affollamento delle terapie intensive vuol dire che la situazione è davvero preoccupante.
Green pass obbligatorio. Dal 6 agosto parte la utilizzazione del green pass. Basta una dose di vaccino per avere il green pass. In alternativa si ottiene se si è guariti dal Covid nei sei mesi precedenti o se si è fatto un tampone nelle 48 ore precedenti.
La validità del certificato. Quello della prima dose fino alla seconda dose, quello della doppia dose ha validità nove mesi.
Per andare al ristorante serve il pass? Sì, in zona bianca solo chi ha il green pass può sedersi a un tavolo di ristorante (o altro esercizio pubblico) al chiuso.
Quali sono i luoghi dove si può entrare solo con il green pass? Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive. Musei ed altri istituti e luoghi della cultura e mostre”. Anche in piscina serve il certificato. È obbligatorio per piscine al chiuso, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive. Se le stesse attività si tengono all’aperto il green pass non serve. Obbligatorio anche per centri termali, parchi tematici e di divertimento.
Le regole per sagre e fiere. Per sagre, fiere, convegni e congressi, centri culturali, centri sociali e ricreativi il green pass è richiesto se si tratta di luoghi chiusi. Per i centri estivi non è richiesto il green pass. Manco al ristorante del centro estivo.
Per concorsi pubblici. Non si può accedere senza green pass.
Sale gioco e casinò. Green pass richiesto per tutte le “attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò”.
I bambini devono avere il green pass?
No, il green pass viene richiesto a partire dai 12 anni, prima il vaccino non è previsto.
Chi è esentato dall’obbligo di avere il green pass? I soggetti “che hanno idonea certificazione medica”.
Se non ho il green pass che devo fare? Dopo aver ricevuto un sms con il codice authcode che dovrà essere inserito sulla pagina Internet dgc.gov.it oppure sulla app Immuni. Sulla app IO, invece, compare direttamente. Al momento vale anche la certificazione cartacea.
Come cambiano le regole per cinema, teatri, sale da concerto? In zona bianca e gialla si entra con il green pass, i posti sono preassegnati e c’è l’obbligo di stare seduti e distanziati di un metro.
Le discoteche! C’èscritto nel decreto che “restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni” di sicurezza “nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”.
Chi ha avuto il Covid può avere il green pass dopo la somministrazione di una sola dose di vaccino.
Sono previste sanzioni per gli esercenti? Sì, la multa scatta alla terza violazione delle regole “in tre giornate diverse”. Il gestore può subire “la chiusura da uno a dieci giorni”.
Chi controlla? I gestori devono verificare agli ingressi, le verifiche però sono di esclusiva competenza delle forze dell’ordine. Vuol dire che i gestori non devono fare i poliziotto ma esercitare solo quella normale diligenza nel far accedere ai locali coloro che mostrano (dimostrano) di aver il green pass.