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Cronache

Svastiche e razzismo, smantellato gruppo suprematista

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Svastiche, croci celtiche, medagliette e cimeli del Duce. Testi antisemiti, bandiere e manifesti razzisti, con tanto di progetto per organizzare un’azione contro una struttura della Nato. Cosi’ i suprematisti in salsa italiana ostentavano il loro odio e la loro intolleranza diffondendo minacce e insulti attraverso i social network, dove cercavano sempre nuovi adepti da inserire nel cosiddetto “Ordine Ario Romano”. A fermarli ci hanno pensato gli uomini del Ros che hanno eseguito 12 ordinanze nei confronti di altrettante persone, tra i 26 e i 62 anni, che da oggi avranno l’obbligo di presentazione all’autorita’ giudiziaria. Tra loro ci sono anche vecchie conoscenze dell’ambiente estremista, come Francesca Rizzi, meglio conosciuta come “miss Hitler”, gia’ indagata nel 2019 per gli stessi reati. “I militanti sono accumunati da un’univoca concezione politica e culturale infarcita di sentimenti suprematisti e di disprezzo”, scrive il gip nell’ordinanza nella quale sostiene l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Gli indagati, aggiunge il giudice, sostengono tesi negazioniste e istigano a commettere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari. Secondo gli investigatori, l’organizzazione hanno avuto anche rapporti “via social” con Marco Gervasoni, il professore dell’universita’ del Molise finito gia’ due volte nel mirino degli investigatori per minacce e offese al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Su Twitter il diretto interessato respinge le accuse e rilancia: “La prossima volta troveranno ‘contatti social’ tra me e presunti brigatisti e dovro’ smentire di essere comunista?” Il canale principale utilizzato dall’Ordine Ario Romano per diffondere minacce e insulti antisemiti era Vk, il piu’ conosciuto social russo. Su quelle pagine i membri del gruppo si scambiavano messaggi e immagini d’ispirazione nazista, ribadendo le loro convinzioni razziste e incitando all’odio nei confronti di ebrei ed extracomunitari. L’organizzazione utilizzava pero’ anche Facebook e WhatsApp, con gruppi dai titoli particolarmente espliciti come “‘Judenfreie Liga (Oar)”, cioe’ “Lega libera dagli ebrei”. Durante le perquisizioni, i militari hanno rinvenuto materiale d’ispirazione nazista, croci celtiche, prontuari antisemiti, effigi di Mussolini o Hitler, busti e testi per l’affermazione della razza. Degli indagati, sei vivono nel Lazio (4 a Roma), tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e uno in Lombardia. Tra loro anche Francesca Rizzi, la ragazza che alcuni anni fa conquisto’ il discutibile titolo di “miss Hitler”, partecipando – proprio su Vk – ad un concorso di bellezza per fascinose suprematiste con vistosi tatuaggi neonazisti. Il suo nome era gia’ finito in un fascicolo simile nel 2017, insieme a quello di altre 18 persone pronte a rilanciare la costituzione del “Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori”, sotto la guida di un ex pentito della ‘ndrangheta.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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