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Cronache

Lotta alla mafia, Cafiero de Raho: hanno ricchezze sconfinate che inquinano e intaccano l’economia reale

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“Le mafie non sono più da immaginare come quelle di una volta. Sono delle imprese a tutti gli effetti con ricchezze sconfinate che intaccano l’economia reale” ha detto Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo,  a Venezia all’annuale seminario della Procura quest’anno dedicato a “Misure di prevenzione patrimoniale: legislazione e prassi operative”. “Solo con la cocaina che dal sud America arriva in Italia a tonnellate – ha detto – tra Gioia Tauro, Napoli, Livorno e Salerno, ma ora anche attraverso i porti dell’Adriatico in Albania e con le ‘mani’ anche in nord Europa, la ‘ndrangheta, ma anche le altre mafie, controllano un ‘economia vastissima con una organizzazione manageriale che porta ad avere loro uomini in tutte le piazze di riferimento”. Un mercato, quello della droga, che attraverso società off shore porta poi a gestire il gioco d’azzardo facendo circolare denaro e condizionando i mercati ovunque. Di fatto “ci troviamo di fronte – ha aggiunto – una borghesia mafiosa che tratta somme di denaro incalcolabili con al soldo professionisti, commercialisti ed avvocati che diventano la loro raffinata mente”. Non è facile misurarsi con le mafie, non è semplice sconfiggerle. Anzi in Italia si sta rivelando essere una vera e propria impresa quasi impossibile. La questione, però, come spesso di dice, è organizzativa in primis, di volontà politica. “Per combattere le mafie serve una banca dati nazionale per risalire ai cartelli delle imprese” ha detto Federico Cafiero de Raho. “Le mafie – ha spiegato – hanno cartelli fino a 60 imprese con le quali partecipano agli appalti con offerte predefinite”. “Le mafie fanno così – ha aggiunto – e poi, volta per volta, fanno vincere a rotazione, per di piu’ scoraggiando le altre imprese, gli estranei”. Il lavoro, ha concluso, “e’ cosi’ controllato, crea utili, ricicla e per chi paga il ‘pizzo’ entrando nel cartello c’e’ il vantaggio della certezza del lavoro”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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