L’ influenza è una malattia grave?
Anche se non considerata come una grave malattia l’influenza è causa di quasi 650.000 morti ogni anno. La maggior parte delle persone che contraggono l’influenza si riprende in poche settimane, ma alcune possono sviluppare complicanze tra cui infezioni dell’orecchio, polmonite, infiammazioni al cuore o al cervello. Questo è il motivo per cui le vaccinazioni antinfluenzali sono importanti, soprattutto per difendere i bambini più piccoli, gli anziani, le donne gravide e le persone che hanno un sistema immunitario vulnerabile.
Quali sono sintomi?
I sintomi più frequenti sono: mal di testa, naso che cola, tosse, febbre e dolore muscolare.
Come avviene il contagio?
Il virus influenzale si può diffondere facilmente quando le persone sono in stretto contatto o in spazi contenuti per diverse ore, attraverso la saliva o un semplice starnuto tramite le goccioline di flugge (un solo starnuto può “contaminare” un’intera stanza, ma anche la carrozza di un treno, la cabina di un aereo o l’abitacolo di un bus!) o attraverso i fomiti (oggetti contaminati). Il periodo di incubazione varia da 1 a 5 giorni e l’individuo può essere infetto da 1-2 giorni prima fino a 4-5 giorni dopo la comparsa dei sintomi.
Cosa si prevede per questo inverno?
È importante sapere che il virus dell’influenza cambia sempre per “non farsi riconoscere” dal nostro sistema immunitario e quando si genera un nuovo virus che si diffonde facilmente e per il quale la maggior parte degli individui non ha immunità si genera la PANDEMIA.
Dunque l’influenza è una malattia molto diversa dalle altre perché è imprevedibile.
Inoltre il 2018 come ci ricorda l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rappresenterebbe anche il 100° anniversario di una delle più catastrofiche crisi della salute pubblica nella storia moderna legate a questi tipi di virus: la pandemia legata all’ “influenza spagnola”.
Come proteggersi?
È consigliabile mettere in atto le principali norme igieniche: lavare spesso le mani, coprire la bocca quando si starnutisce, restare a casa quando si è malati ed indossare le mascherine quando necessario. Il vaccino antinfluenzale è indicato nelle categorie a rischio.
A chi è consigliato il vaccino? E Quali sono i rischi?
Il vaccino antinfluenzale è consigliato alle donne gravide che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, ai soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (ad esempio coloro che sono affetti da malattie croniche come asma, HIV/AIDS, patologie polmonari e cardiache ), agli operatori sanitari, ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, ai bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale e agli individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti. Si consiglia inoltre ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo ed al personale che è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, nonché ai donatori di sangue.
Si tratta di un vaccino sicuro e gli effetti collaterali gravi sono estremamente rari. Se ci si sente doloranti o leggermente febbrili, è una normale reazione del sistema immunitario che in genere dura solo un giorno o due. Purtroppo sono molti i virus influenzali che circolano, per cui le persone possono avere l’influenza nonostante siano vaccinate. Tuttavia, essere vaccinati migliora la possibilità di essere protetti dall’influenza.
Le donne gravide possono vaccinarsi?
Anche le donne gravide dovrebbero fare il vaccino antinfluenzale poiché il loro sistema immunitario è più debole del solito. Il vaccino è di tipo inattivato ed è sicuro.
*Pediatra