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Cronache

Uccide la moglie nel sonno e prova a suicidarsi, salvato dall’arrrivo della polizia

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Difficile capire la causa scatenante che hanno portato un operaio di 47 anni a uccidere nel sonno la moglie  nella loro casa in un piccolo centro del Savonese. L’uomo è stato interrogato a lungo dagli inquirenti, ma inutilmente. Come causa può apparire banale, ma non sarebbe alieno al suo comportamento il fatto che l’operaio non abbia elaborato il dolore per la morte dei genitori, non era soddisfatto del lavoro: queste due cause lo avevano fatto andare in depressione. Ma c’è anche un’altra causa: la gelosia per quella donna di 42 anni che aveva sposato 13 anni fa dopo che era arrivata dal Perù. Al magistrato l’operaio ha parlato di una profonda insoddisfazione familiare. Il rapporto tra i due si sarebbe raffreddato da quando la donna ha cominciato a frequentare il corso per diventare operatrice sanitaria che l’ha tenuta più tempo lontana da casa rispetto a quanto faceva in precedenza quando la sua vita era interamente dedicata al marito ai figli, alla casa. Questo può aver accresciuto la gelosia dell’uomo.

La coppia, a causa di varie incomprensioni, la sera prima aveva litigato. Dopo una notte trascorsa a pensare, l’operaio ha deciso di uccidere la compagna. Quando poi ha realizzato cosa avesse fatto ha deciso di togliersi la vita, ma la telefonata fatta a un parente in cui confessava il gesto ha permesso ai soccorritori di salvarlo. Il magistrato ha confermato come accusa l’omicidio volontario. L’uomo resta piantonato all’ospedale di Pietra Ligure. Quando sarà dimesso andrà in una cella di un carcere in isolamento e guardato a vista perché gli investigatori e gli psicologi temono che possa provare di nuovo a uccidersi. La coppia ha due figli di 13 e 10 anni, un maschio e una femmina. Sono stati affidati a una zia paterna. Sono stati gli psicologi a spigare loro cosa era accaduto a casa mentre loro stavano ancora dormendo.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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