Si conferma, anche con l’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia, la lenta decrescita della curva epidemica da Covid-19 in Italia: l’indice di trasmissibilita’ e’ sceso ancora, raggiungendo il valore nazionale di 0,85, e fanno sperare i primi segnali di una diminuzione della pressione sulle terapie intensive ed i reparti ospedalieri. Tuttavia i valori, sia pure in lieve discesa, restano ancora elevati ed e’ dunque necessario, ha avvertito il presidente dell’Istituto superiore di sanita’ Silvio Brusaferro, tenere la “guardia alta”. Sempre molto elevato, invece, il numero dei decessi, pari a 429 nelle ultime 24 ore. Anche l’incidenza dei casi e’ in lieve diminuzione, segnando il valore di 182 per 100mila abitanti, ma resta tuttavia elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e del tracciamento dei loro contatti. Il monitoraggio settimanale indica inoltre un primo segnale positivo rispetto ai reparti ospedalieri, ma il livello complessivo di occupazione dei posti letto per Covid continua a restare comunque sopra i livelli delle soglie di allerta. Il tasso di occupazione a livello nazionale e’ infatti al di sopra della soglia critica sia in terapia intensiva (39% rispetto alla soglia di allarme fissata al 30%) che in area medica (41% contro il 40% della soglia critica). Tuttavia per la prima settimana ci sono segnali di una lieve diminuzione. Resta comunque alto il numero di Regioni/PPAA con un tasso di occupazione in intensiva e aree mediche sopra soglia (14 contro le 15 della settimana precedente). Ad ogni modo, il numero di persone ricoverate in rianimazione e’ in diminuzione da 3.743 (06/04/2021) a 3.526 (13/04/2021), mentre i ricoverati in area medica passano da 29.337 (06/04/2021) a 26.952 (13/04/2021). Questa lenta decrescita e’ confermata dai dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute. Sono infatti 15.943 i positivi nelle ultime 24 ore contro i 16.974 di ieri, e si registra un calo di 51 unita’ nelle terapie intensive rispetto al giorno precedente e di 844 unita’ nei reparti ordinari. Il tasso di positivita’ e’ del 4,8%, ieri era stato del 5,3%. Sono invece 429 le vittime in un giorno (ieri 380). La mortalita’, ricordano gli esperti, e’ l’ultimo parametro a calare. Insomma, ci sono primissimi segnali positivi in un quadro complessivo che resta comunque di allerta e che, ha avvertito Brusaferro nella consueta conferenza stampa settimanale al ministero della Salute, non devono indurre ad un rilassamento dei comportamenti: “C’e’ ancora un sovraccarico dei servizi assistenziali, l’incidenza decresce ma molto lentamente, anche se grazie alle vaccinazioni vediamo meno casi in tutte le fasce d’eta’. Non bisogna quindi allentare l’attenzione e si deve mantenere alta la guardia – ha detto – per contenere la diffusione del virus”. Sulla stessa linea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che ha rimarcato come “data la situazione epidemiologica e considerando le iniziali previste riaperture di molte attivita’, e’ importante che i cittadini rispettino regole di comportamento individuale estremamente prudenti”. Il punto, ha ancora commentato il presidente dell’Iss, e’ che “abbiamo accumulato un tesoretto e vediamo una luce che brilla di piu’ man mano che aumentano i vaccinati, ma c’e’ ancora strada da fare”. Quindi un invito a non sottovalutare il grido d’allarme dei camici bianchi in prima linea: “Quello che dicono i medici delle terapie intensive bisogna ascoltarlo. C’e’ ancora una congestione nei reparti e – ha concluso Rezza – bisogna essere molto cauti”.