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Cronache

Preso Giuseppe Corona, per gli inquirenti è il novo cassiere dalla mafia

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Tra i 28 arrestati  per riciclaggio e i 19 indagati con  divieto di dimora a Palermo c’è anche l’avvocato Nico Riccobene, agli arresti domiciliari. E c’è un uomo, Giuseppe Corona, ufficialmente cassiere della Caffetteria Aurora, bar di fronte all’ingresso del porto di Palermo. Corona, però, a giudicare dalle indagini del nucleo speciale di polizia valutaria, coordinate dalla procura diretta da Francesco Lo Voi, teneva ben altri conti. Era un cassiere di Cosa nostra. È considerato dagli inquirenti palermitani uno degli uomini forti della mafia. Dopo la morte di Totò Riina partecipava – ritengono i magistrati dell’antimafia – alla riorganizzazione della struttura criminale destabilizzata anche da arresti e sequestri di beni. Corona, ragionano sempre i magistrati, stabiliva strategie e si occupava, anche attraverso i social network, di far capire che la mafia non è morta ma si sta solo riorganizzando su altre basi. Un padrino moderno.

Affari di mafia. Dopo la morte di Riina le cosche provano a riorganizzarsi

Corona è reputato un mafioso che guardava al nuovo per provare a lasciarsi alle spalle i suoi 16 anni trascorsi in carcere dopo una condanna per omicidio. Da tesoriere di Cosa nostra, così l’hanno incastrato i finanzieri, investiva per conto di varie famiglie mafiose in ristoranti, tabaccherie, bar, operazioni immobiliari, negozi. Un fiume di denaro che Corona investiva attraverso prestanomi insospettabili. Tra questi c’era l’avvocato Nico Riccobene, ora ai domiciliari. Affari top secret, sui quali Corona imponeva riservatezza, anche se, poi, il mafioso-manager, non rinunciava all’immagine. E su Facebook sono finite anche le foto del bel catering fatto dalla Caffetteria Aurora a Villa Niscemi, la sede di rappresentanza del Comune di Palermo.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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