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I dati del contagio: 1198 positivi e 58 morti in Campania ma è linea dura sugli spostamenti

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Scende, in Campania, la percentuale casi positivi – tamponi esaminati. Secondo quanto rende noto l’Unita’ di crisi della Regione Campania, nelle ultime 24 ore sono 1.198 i positivi – 99 sintomatici – su 14.106 tamponi. Il che significa che la percentuale e’ pari a 8,49%; ieri era 8,57%. Ventinove i decessi nelle ultime 24 ore e altri ventinove morti nei giorni scorsi ma registrati ieri. I guariti, invece, sono 2.189. Quanto ai posti di terapia intensiva occupati, risultano 140 su 656 disponibili; i posti di degenza, invece, occupati sono 1789 su 3160 disponibili, tra posti letto Covid ed offerta privata.

Mentre cala, se pur di poco, la curva dei contagi, la Campania prepara la ‘linea dura’ in previsione delle prossime festivita’ di Natale. Oggi sara’ pubblicata un’ordinanza, la numero 96, firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, il cui obiettivo sara’ quello di limitare la mobilita’. Non a caso, a partire dal prossimo fine settimana, scatteranno controlli rigorosi nelle principali stazioni ferroviarie della Campania e all’aeroporto di Capodichino; previsto anche il divieto di spostamento, per il periodo festivo, nelle seconde case anche in ambito regionale. Si punta, dunque, “sulla linea della prevenzione e del rigore, al fine di evitare quanto piu’ possibile il contagio, e al fine di limitare al massimo la mobilita’ in generale e fra i Comuni”, si spiega. Una “operazione di prevenzione e monitoraggio, che consenta anche di individuare persone in movimento senza motivazioni o con sintomi”. Del resto il monito e’ chiaro: “E’ indispensabile avere oggi rigore e senso di responsabilita’ per evitare situazioni drammatiche gia’ dal mese di gennaio”. Intanto, dopo alcuni giorni ‘stabili’ cala un po’ la percentuale tamponi – positivi. Secondo quanto rende noto l’Unita’ di crisi della Regione Campania, nelle ultime 24 ore sono 1.198 i positivi – 99 sintomatici – su 14.106 tamponi. Il che significa che la percentuale e’ pari a 8,49%; ieri era 8,57%. Diminuiscono anche gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, circa trenta – nei momenti di picco della seconda ondata della pandemia si arrivava a circa 60 pazienti – ma i casi sono piu’ gravi. Sui 30 in pronto soccorso, 14 sono intubati con l’ossigeno. Visto l’afflusso gestibile di infetti COVID, per ora la tendostruttura di supporto al pronto soccorso e’ vuota. In questi giorni il, personale ha anche risolto un problema di infiltrazione d’acqua nella struttura che era dovuta a un difetto di una finestra. In totale, informa l’ospedale Cardarelli, al momento sono 170 i pazienti COVID nei diversi reparti della struttura. Al, via stamattina anche ai tamponi effettuati dai medici di base: trenta i pazienti a Fuorigrotta, nell’area dell’ex Palazzetto dello Sport Mario Argento; gli altri due punti per i tamponi “drive in” sono al parcheggio Anm di Chiaiano e al parcheggio Anm dell’ex mercato ortofrutticolo, nelle adiacenze del Centro Direzionale. C’e’ un sistema di prenotazione online con una piattaforma che si chiama “netmedica” “che non e’ ancora partito – spiega Luigi Napoli, medico di famiglia a Bagnoli – e quindi per questi giorni ci stiamo organizzando con messaggi sul cellulare per raccogliere i pazienti che vogliono fare il test”. C’e’, invece, preoccupazione a Torre del Greco (Napoli) per un focolaio da COVID-19 esploso in una casa di riposo, il Ricovero della Provvidenza di via Purgatorio, dove negli ultimi giorni sono morti cinque anziani ospiti. Il Ricovero della Provvidenza, nel quale non si erano registrati contagi durante la prima ondata dell’emergenza pandemica, avrebbe visto registrare la prima positivita’ legata al Coronavirus lo scorso 24 novembre. Nel Casertano, invece, la situazione tende sempre piu’ a migliorare: sono piu’ del doppio le persone guarite dal COVIDnelle ultime 24 ore rispetto ai nuovi positivi; 432 coloro che si sono lasciati alle spalle il virus a fronte di 204 nuovi contagiati, poco oltre il 10% dei tamponi processati (1818). Il numero delle persone attualmente positive scende cosi’ sotto quota diecimila (9616), seguendo quel percorso ormai costante di decrescita della curva del contagio che si registra da due settimane.

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Covid, ok Ue a vaccino aggiornato di Moderna contro JN.1

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Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per la formulazione aggiornata del vaccino contro Covid-19 di Moderna. Il nuovo vaccino è indirizzato contro la variante JN.1. Lo ha reso noto l’azienda. Si attende ora la decisione definitiva della Commissione europea. “Dato che le malattie respiratorie aumentano durante i mesi invernali, è fondamentale che le persone si proteggano vaccinandosi con un vaccino Covid-19 aggiornato”, ha detto in una nota Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. La raccomandazione di inserire la variante JN.1 nel vaccino di questa stagione era stata espressa dalla Emergency Task Force (ETF) dell’Ema lo scorso aprile e poi confermata dalla stessa agenzia a luglio. Esiste, però, anche una versione del vaccino aggiornata alla variante KP.2 – ceppo discendente da JN.1 – approvata nelle scorse settimane in Usa. L’azienda non ha anticipato quando inizierà la distribuzione del prodotto, ma ha reso noto che l’Unione Europea sta partecipando a una procedura di gara per i vaccini a mRNA attraverso l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).

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La Corte Ue per diritti dell’uomo boccia sanitari novax

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Curve Covid stabili. Verso l'estate senza mascherine

La Corte europea per i diritti dell’uomo, dopo la Corte Costituzionale italiana, boccia i sanitari novax che durante l’emergenza Covid-19 rifiutarono nel 2021 la somministrazione del vaccino essendo per questo sospesi dalla loro funzione. Con una sentenza pubblicata il 29 agosto, la Corte europea afferma infatti che non vi fu violazione dei diritti, ritenendo “manifestamente infondata” l’accusa di discriminazione. Intanto, il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, invita a non sottovalutare la persistente diffusione del virus ed a proteggere i soggetti fragili. I sanitari che hanno fatto ricorso alla Corte Ue sono 26: 19 sammarinesi, 6 italiani e uno di nazionalità moldava, tutti impiegati presso l’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Avevano rifiutato la vaccinazione contro il Covid-19 ed erano stati sospesi per questo dalla loro attività di operatori sanitari, per poi essere reintegrati passata la fase di emergenza. Secondo la Corte, non vi fu però violazione dei diritti e le misure adottate furono proporzionate e giustificate al fine della protezione della salute della popolazione in generale, compresi i richiedenti. “L’obiettivo delle misure – si legge infatti nella sentenza – era proteggere la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza, nel contesto di una pandemia che aveva rappresentato un grave rischio per la popolazione in generale”.

Ed ancora: “Le persone non vaccinate erano più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. Le parti hanno ora tre mesi di tempo per fare ricorso. La Corte Europea, afferma Anelli, “promuove le misure adottate durante il Covid e le considera non sproporzionate e adeguate per la tutela della salute pubblica e per garantire le necessarie condizioni di sicurezza anche nei confronti delle persone non vaccinate, in quanto più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. La sentenza della Corte Ue, rileva, “segue quella della Corte Costituzionale italiana, che aveva sottolineato che le misure adottate dal legislatore al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non possano ritenersi né irragionevoli né sproporzionate”. Una sentenza che arriva mentre il virus SarsCoV2 continua a diffondersi, anche se i dati italiani segnano attualmente una fase di stabilizzazione dei contagi. Medici ed epidemiologi esortano tuttavia a non abbassare la guardia, ribadendo come le persone fragili siano maggiormente a rischio e vadano protette anche per mezzo di un nuovo richiamo vaccinale.

I dati sul Covid “sono sicuramente sottostimati perchè buona parte dei cittadini non fa più i tamponi ed oggi – spiega Anelli – non abbiamo una reale percezione di quello che sta avvenendo. Personalmente, però, ogni giorno faccio diagnosi di Covid, largamente diffuso al momento soprattutto tra i giovani”. Il Covid, nella forma attuale, precisa, “non sta creando seri problemi: si presenta in genere come una influenza più forte che si autorisolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia, il problema sussiste per gli anziani con malattie importanti che possono andare incontro a scompenso anche grave. E’ pertanto opportuno raccomandare il tampone se si hanno sintomi simili all’influenza, per essere coscienti del proprio stato ed evitare il contatto con soggetti fragili se si è positivi”. Quanto alla prossima campagna vaccinale, “al momento non abbiamo indicazioni in merito alla somministrazione del vaccino anti-Covid – aggiunge – e aspettiamo che le autorità sanitarie ci facciano sapere come e quando iniziare la campagna vaccinale per Covid e influenza, che appare opportuna soprattutto per i malati cronici”. A fronte di una attuale stabilità dei contagi, anche l’epidemiologo Cesare Cislaghi esorta tuttavia a non abbassare la guardia: “Si sta andando verso l’autunno e l’esperienza suggerisce che il virus probabilmente circolerà maggiormente. E’ per questo che consiglio una maggior protezione vaccinale ed una maggior precauzione soprattutto a protezione dei soggetti più fragili”.

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In 7 giorni oltre 15.200 casi di Covid, +11% in una settimana

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Salgono a 15.221 i casi di Covid-19 registrati dal 22 al 28 agosto in Italia, con un aumento di circa l’11% rispetto ai 13.690 della settimana precedente (ma in calo se confrontati a quelli di due settimane fa, considerato che dall’8 al 14 agosto i contagi erano stati 16.299). In aumento anche i decessi settimanali, che sono stati 135, rispetto ai 99 del 15-21 agosto. Lo indicano i dati dell’aggiornamento settimanale sul Covid-19 in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, con 2.562 contagi tra il 22 e il 28 agosto rispetto ai 1.796 della settimana prima. Sempre in Lombardia è stata registrata circa la metà di tutti i decessi per Covid rilevati nella settimana in esame, 66. In aumento anche i tamponi: dal 22 al 28 agosto ne sono stati eseguiti 94.171 rispetto ai 72.266 della rilevazione precedente. Il tasso di positività è al 16,2%, a fronte del 18,9%.

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