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Hanno rubato e provocato la morte del brigadiere dei Carabinieri Emanuele Reali ma i giudici li hanno già scarcerati e mandati a casa

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Uno dei ladri (quelli che scappavano) arrestati dopo la morte del brigadiere Emanuele Reali (morto investito dal treno per inseguire i ladri) è già libero, fuori dal carcere. Per Cristian Pengue, 22 anni, incensurato, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora a Napoli, dove risiede, nella zona del rione Traiano. Ai domiciliari gli altri due soggetti fermati la sera in cui il brigadiere dell’Arma ha perso la vita per inseguire la banda di topi d’appartamento. Sono Pasquale Reale, 32 anni, e Salvatore Salvati, 44 anni. Il quarto è ancora in fuga. Che cosa avevano rubato? Un robot da cucina e un aspirapolvere. Per questo sono a casa loro, perché il bottino era miserabile. In Italia si squalifica per quattro anni un atleta (Filippo Magnini) perchè potrebbe aver tentato di doparsi. Si mandano liberi dei ladri che hanno in qualche modo cagionato la morte di un uomo in divisa. Perchè se Reali non avesse inseguito i ladri oggi non saremmo qui a piangerlo.

Emanuele Reali. Il carabinieri ucciso da un treno per inseguire i ladri

Accusati di furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale (quel pubblico ufficiale si chiamava Emanuele Reali ed è morto), i tre indagati torneranno in udienza a dicembre.
Nel frattempo che uno di loro se ne va in giro a zonzo, gli altri due sono a casa loro, con i loro congiunti, si farà il funerale del povero brigadiere dei carabinieri e si darà alla moglie una medaglia e ai figli si proverà a spiegare che il loro papà non lo vedranno mai più perchè inseguiva dei ladri. Questa è l’Italia e la giustizia italiana è come l’Italia.

Il quarto uomo, il quarto topo di appartamenti, è quello che scappando lungo i binari della stazione ferroviaria di Caserta si è tirato dietro il brigadiere. I tre indagati risponderanno anche a processo solo del furto. Lo stesso reato che verrà contestato al quarto uomo quando sarà catturato o magari andrà a costituirsi, asfissiato dal pressing dei carabinieri. E anche lui, probabilmente, tornerà a casa, ai domiciliari, o scarcerato.

Ieri sera Matilde, la moglie del brigadiere Emanuele Reali, ha voluto vedere il corpo del marito. È banale parlare del dolore, della disperazione di questa donna. È questa la banalità del male. E nessuno potrà mai capire e comprendere Matilde. Va aiutata, e sarà aiutata. Perchè l’Arma dei carabinieri, vivaio, è ancora una bella famiglia allargata italiana. Tocca solo registrare le parole di Vittorio Reali, il papà di Emanule.  “Mio figlio era innamorato del suo mestiere, ma questo non è un lavoro del quale ti puoi innamorare. Loro li arrestano, i giudici li mandano fuori”.Uno sfogo amaro di un papà. Uno sfogo fatti il giorno prima dell’udienza dei tre fermati, prima che i giudici decidessero di mandare i topi o ladri a casa

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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