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Cronache

Influenza, farmacisti: 1,2 milioni di persone senza vaccino

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 Un milione e duecentomila persone che non fanno parte delle fasce protette rischiano di non avere accesso al vaccino contro l’influenza. La denuncia arriva da Federfarma, che dopo aver raccolto le segnalazioni di buona parte delle 18 mila farmacie associate, ha verificato con le aziende farmaceutiche che “non c’e’ disponibilia’ per il pubblico”. In sostanza, le persone considerate non a rischio perche’ non hanno compiuto 60 anni e non soffrono di alcuna malattia, ma fanno parte della popolazione attiva, lavorano e usano i mezzi pubblici esponendosi cosi’ al contagio resterebbero tagliati fuori dalla copertura vaccinale. Federfarma spiega di avere riscontrato “la sostanziale impossibilita’ da parte delle case farmaceutiche di cedere alle farmacie dosi vaccinali, perche’ la produzione e’ stata assorbita dalle richieste delle Amministrazioni regionali, i cui acquisti hanno fatto registrare un incremento medio del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alle acquisizioni della stagione 2019-2020”. La Federazione insieme con Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani) ha segnalato il diniego al ministero della Salute e auspica un colloquio nel piu’ breve tempo possibile per affrontare la questione. Lo scorso anno le farmacie territoriali hanno dispensato 800.000 dosi di vaccino contro l’influenza.Tenendo conto della situazione di pandemia per questo anno ne sono previste un milione e duecento mila. Che pero’ mancano all’appello, nonostante medici ed esperti ripetano da mesi che la vaccinazione evita la sovrapposizione dei sintomi, riduce i tempi di diagnosi, le complicanze e gli accessi al pronto soccorso. Proprio oggi il responsabile del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli e’ tornato sull’argomento invitando, oltre che gli anziani e i soggetti deboli a vaccinarsi (per loro la prestazione e’ gratuita e a carico del Ssn), anche chi lavora e per spostarsi utilizza i mezzi pubblici. Non solo: ha anche sottolineato che in altri Paesi pure i bambini vengono vaccinati poiche’ sono grandi diffussori dell’influenza stagionale. Dal canto suo il presidente di Federfarma Marco Cossolo ha ribadito come il prossimo autunno la vaccinazione antinfluenzale sara’ fondamentale, ma “in assenza di un canale capillarmente diffuso e facilmente raggiungibile da tutti, qual e’ la farmacia, molti cittadini, appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione e quindi sottoposti a un maggior rischio di contagio, si troverebbero nell’impossibilita’ di vaccinarsi”, ha aggiunto. E ha rilanciato: “Le farmacie sono pronte a distribuire i vaccini messi a disposizione dal Servizio sanitario nazionale secondo termini e modalita’ da stabilire, anche per conto delle Amministrazioni regionali che vorranno renderli disponibili”. Inoltre, Federfarma insieme a Fofi e alla Fondazione Cannavo’ promuove i corsi offerti dall’Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti 2000) per formare i farmacisti a somministrare direttamente i vaccini ai cittadini: “Federfarma chiede l’adozione di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il farmacista a inoculare i vaccini, come gia’ avviene in molti Paesi dell’Unione Europea – ha concluso – anche nell’ottica di future campagne vaccinali anti-Covid”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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