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Cronache

Borrelli e Simioli sponsorizzano la petizione per la radiazione di Feltri dall’Ordine dei Giornalisti e poi lo prendono per il c…

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Uno è consigliere regionale della Campania dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. L’altro è Gianni Simioli, uno dei più apprezzati, colti, ironici ed intelligenti speaker radiofonici del Sud, del Centro e del Nord Italia. Assieme hanno lanciato una petizione sulla piattaforma Chang.org che è diretta a Carlo Verna, giornalista Rai, persona mite, tranquilla, seria, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Sono tre napoletani. Esprimono idee diverse, hanno sensibilità diverse, provengono da culture diverse ed esperienze professionali diverse, ma condividono forse una considerazione: quello che fa, quello che dice, il modo in cui lo dice e dove lo dice Vittorio Feltri, non è giornalismo e non è soprattutto libertà di stampa ma insulto continuo, contumelie, offese e rigurgiti di razzismo contro i napoletani (di norma sono la sua fissa) e più in generale contro i meridionali.  L’ultima di Feltri, sempre al servizio di qualcuno, sempre al soldo di apparati economici di potere e mai interprete di una qualche idea (anche sbagliata) è quella a “Fuori dal Coro”, una trasmissione che spesso lo paga per fargli dire scemenze castronerie varie e vaghe sullo scibile umano.

Abbiate pazienza, il nonnetto di Bergamo non è razzista è affetto solo da monofissità subcervicale acuta

Gianni Simioli. Speaker radiofonico di trasmissioni di successo. Qui sotto Simioli con ironia napoletana prende per il sedere con educazione l’anziano giornalista bergamasco. Ascoltate con quanta grazia il nonnetto di Bergamo viene umanizzato da Simioli.

Questa volta, parlando di covid 19, il nostro Feltri, oltre ad un sequela impressionante di notizie fasulle sulla mitica sanità lombarda e sui meridionali curati al Nord, si è prodotto, sotto gli occhi attenti, divertiti e divertenti (Feltri fa ridere, ammettiamolo benedetto Iddio) di Mario Giordano (che fu assunto da Feltri al Giornale di Milano prima di andare a Mediaset) che “i meridionali sono inferiori”. A nostro modo di vedere si tratta di una idiozia, detta da una persona anziana. Uno che oramai non ci sta più con  la testa e che viene usato dal frullatore mediatico perchè è un vecchietto un po’ guitto che fa ridere e alzare l’audience a discapito della correttezza della informazione. Ma per Borrelli e Simioli trattasi di esternazione razzista. Ed è per questo che chiedono a Verna che Vittorio Feltri venga radiato dall’ordine dei giornalisti. Radiato perchè non degno di essere iscritto all’ordine dei giornalisti. Poi c’è anche l’appello alle trasmissioni televisive ad invitare anche i direttori dei quotidiani del sud nella stessa misura in cui invitano quelli del nord. Giusto. Quella che potete leggere e/o condividere è la petizione sul web attraverso Change.org che Borrelli e Simioli hanno rilanciato.

Francesco Emilio Borrelli. Ennesima denuncia delle follie verbali dell’anziano direttore del giornale Libero

Noi crediamo che l’Ordine debba fare finalmente qualcosa per il decoro della categoria. Il livello di stima di cui godono i giornalisti in società va tenuto ad un livello accettabile. E va difeso non tanto dalle esternazioni razziste (ripeto, non sappiamo se quelli di Feltri sono rigurgiti razzisti o conati di vomito di bile perchè si sente inferiore) quanto dalle apparizioni di questo anziano stanco, con difficoltà a parlare e ad infilare correttamente uno dietro l’altro soggetto, verbo e complemento oggetto.

Libero di dimenticare le stragi degli anziani nelle Rsa della Lombardia, vi spieghiamo perchè il nonnetto tace

Giornalista. Ho lavorato in Rai (Rai 1 e Rai 2) a "Cronache in Diretta", “Frontiere", "Uno Mattina" e "Più o Meno". Ho scritto per Panorama ed Economy, magazines del gruppo Mondadori. Sono stato caporedattore e tra i fondatori assieme al direttore Emilio Carelli e altri di Sky tg24. Ho scritto libri: "Monnezza di Stato", "Monnezzopoli", "i sogni dei bimbi di Scampia" e "La mafia è buona". Ho vinto il premio Siani, il premio cronista dell'anno e il premio Caponnetto.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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