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49. Nautic Sud, inizia la stagione dei porti: da marzo il tavolo per occuparsi di Mergellina

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Ottocento imbarcazioni di 200 aziende che partecipano con 400 brand: sono le cifre del 49.Nautic Sud in programma dall’11 al 19 febbraio alla Mostra d’Oltremare: quarantanove anni di storie di un’impresa, quella nautica, che ha vissuto alterne vicende nel corso di questo periodo. Un anno fa la prima edizione post pandemia fece segnare, con 128 mila spettatori, un interesse crescente per la nautica da diporto. Un mercato che aveva una domanda molto alta ma un’offerta bassa di mezzi di navigazione, per le imprese uscite dal Covid, pochi pezzi prodotti, pochi accessori, pochi motori. Sicuramente non abbastanza per la voglia di mare espressa dal pubblico. Quest’anno la richiesta sarà ancora più alta e per avere molte barche occorrono anche molti posti barca.Così alla conferenza di presentazione di questa edizione il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato entro marzo il tavolo di concertazione per lo studio di fattibilità del porto a Mergellina, Con una importante novità: gli interventi finanzaiari di BCC Napoli e CCIIAA di Napoli.

“Vediamo in questo Nauticsud 2023 l’inizio di una nuova fase di impegno e di maggiore interesse nei confronti del rapporto di Napoli con il mare – ha detto Gaetano Manfredi -. Per fare questo ci vuole visione, programmazione da parte dell’amministrazione, ma ci vogliono i capitali dei privati. È indubbio – ha proseguito – che il mare rappresenta una grandissima potenzialità del nostro territorio, l’ho detto nel 2020 e lo ripeto oggi, perché Napoli è una città di mare che non mette al centro della sua economia il suo mare, che significa turismo, e noi abbiamo una straordinaria rifioritura del turismo in città, però se noi abbiamo anche l’opportunità di utilizzare il mare come risorsa turistica, questo turismo si può moltiplicare”.

“Analogamente abbiamo il grande tema del potenziare l’economia del mare, ha detto ancora il primo cittadino di Napoli, che significa cantieristica, produzione, servizi a terra, e tutto un indotto che porta posti di lavoro, economia e ricchezza in città. Abbiamo le prospettive economiche di fare un piano di investimento e rafforzamento del rapporto della città con il mare che deve partire dal consolidamento della portualità turistica in città. Cominciamo da Mergellina, è una realtà che va potenziata e modernizzata”.

Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica (AFINA), nel suo intervento ha fatto pieno riferimento alla progettualità. Unica strada per raggiungere obiettivi: “Il Salone nautico non è solo una mera esposizione di barche, ma rappresenta l’intera filiera. Un caleidoscopio di attività e professioni completo, quindi, del variegato e dinamico mondo della nautica, con al centro un osservatorio permanente che consente a questo florido settore produttivo di rimodularsi e riproporsi alle necessità e regole del mercato. Niente ci vieta di poter diventare una delle forze propulsive del PIL del nostro territorio, però non andiamo avanti! Basta parole, passiamo ai fatti servono porti e servizi di prima accoglienza sulla terra ferma, manca una fitta e fattiva collaborazione tra pubblico e privato”.

Durante la conferenza stampa anche i vertici di Mostra d’Oltremare, la Consigliera Delegata ed il presidente, Maria Caputo e Remo Minopoli, hanno sottolineato l’importante traguardo organizzativo conseguito in questi anni grazie alla sinergia con Afina: “Lo sviluppo del Nauticsud e della nautica rappresentano un volano economico per la città – ha sottolineato Maria Caputo – e di questo ne parleremo mercoledì 15 al convegno dell’Ordine dei Commercialisti e Esperti Contabili (ODCEC)”.

Sulla valenza dei buoni propositi espressi dal Sindaco, in merito ad un repentino cambio di direzione dell’Amministrazione comunale con la programmazione di un tavolo esecutivo entro metà marzo, si sono espressi favorevoli anche Ciro Fiola (CCIAA di Napoli) e Amedeo Manzo (BCC Napoli): “Da anni siamo consapevoli che servono i porti – ha affermato Fiola -. Ho già dato incarico agli uffici di costituire una SpA che veda la Camera di Commercio, almeno in una prima fase, progettare tre porti turistici su Napoli. Poi, dopo, sarà aperta ai privati”. Mentre Manzo ha confermato: “Siamo l’unico istituto bancario con la parola Napoli nel logo, proprio per questo, forse sostituendoci al Banco di Napoli di un tempo, siamo il riferimento cittadino e dell’imprenditorialità fattiva. Siamo pronti a scendere in campo al fianco di Afina e fare la nostra parte con una struttura di finanza straordinaria del nostro gruppo ICCREA”.

 

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Economia

I grandi investitori italiani puntano sulla Rainbow: 90 milioni per le Winx e il coniglietto Pinky

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Un’operazione da 90 milioni di euro per rilanciare la Rainbow, la casa di produzione italiana celebre per le Winx e il fumetto del coniglietto Pinky. Il progetto, che coinvolge 400 investitori, porterà l’acquisizione del 40% delle azionidella società fondata nel 1995 da Iginio Straffi a Loreto, nelle Marche.

Tra gli investitori figurano nomi di spicco come Dompè, Branca, Riello, Tadolini e Lucchini, coordinati da The Equity Club (Tec), la piattaforma di investimento promossa da Mediobanca.


L’obiettivo: crescita e nuovi mercati

L’investimento da 90 milioni sarà destinato a sostenere i piani di espansione di Rainbow, che includono:

  • Nuove produzioni originali.
  • Acquisto di licenze da sviluppare.
  • Acquisizione di concorrenti, con particolare interesse per il mercato europeo e nordamericano.

La recente acquisizione dei diritti di Pinky, il famoso coniglietto rosa di Massimo Mattioli, segna solo l’inizio di una strategia di fusione e acquisizione (m&a) che si estenderà tra Italia, Spagna, Gran Bretagna e Nord America, con un occhio alle società indipendenti attive nei giochi per smartphone.


Obiettivo: raddoppiare i ricavi entro il 2024

Rainbow punta a raddoppiare i ricavi rispetto agli attuali 115 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere un margine operativo lordo del 42,5% entro la fine del 2024. Già oggi, il 70% del fatturato è generato sui mercati internazionali, che saranno centrali nei piani di crescita grazie al sostegno di Tec.


Un passato di partnership strategiche

Rainbow non è nuova a collaborazioni di alto profilo. Nel 2011, aveva ceduto una quota del 29% al gruppo americano Viacom, che ha supportato l’azienda in acquisizioni strategiche, come quella della Colorado Film, oggi responsabile del 30% del fatturato.

Tra le operazioni di rilievo ci sono state anche le acquisizioni di Moviement, San Isidro e Gavila, che hanno rafforzato la posizione della società nel settore dei film per TV e cartoni animati.


The Equity Club: un pilastro per il made in Italy

L’operazione su Rainbow è il secondo investimento di The Equity Club 2, dopo quello nel gruppo dei campeggi Club del Sole. Dal 2017, Tec ha promosso investimenti per circa 500 milioni di euro in aziende del made in Italy, come Jakala, La Bottega, Philogen, Lincotek, HSA, Regi, ART e Tatuus, coinvolgendo oltre 640 famiglie imprenditoriali italiane.


Un futuro luminoso per Rainbow

Con il supporto di Tec e dei nuovi investitori, Rainbow si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando sull’innovazione, sull’espansione internazionale e sul consolidamento del marchio come eccellenza italiana nel mondo dell’animazione e dell’intrattenimento.

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Sciopero medici e infermieri: ora dimissioni di massa

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Chiedono “rispetto” e urlano “vergogna” al governo, che ha messo in campo una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale ed i suoi professionisti”. Medici ed infermieri oggi sono scesi in piazza per lo sciopero nazionale di 24 ore indetto da Anaao Assomed (medici ospedalieri), Cimo Fesmed e Nursing up: se non basterà, è il messaggio dei sindacati dal palco della manifestazione a Piazza Santi Apostoli a Roma, “andremo avanti, fino alle dimissioni di massa”. La protesta ha toccato un’adesione dell’85% secondo i sindacati, ma il ministro della Salute Orazio Schillaci, al Tg1, sottolinea: “Verificheremo domani quelli che saranno i dati ufficiali sull’adesione allo sciopero, credo inferiori a questi numeri”.

E’ stata comunque bassa l’adesione media in Veneto (sotto il 5%) ed in Umbria è stata invece alta “l’adesione morale”: molti medici sono andati al lavoro per garantire lo smaltimento delle liste d’attesa rinunciando al pagamento della giornata. Da parte sua, Schillaci ha sottolineato che “questo è il governo che ha messo più soldi sulla sanità pubblica: sono stati stanziati oltre 35 miliardi nei prossimi 5 anni. Abbiamo aumentato le indennità di specificità dei medici e l’abbiamo introdotta anche per gli infermieri, e spero che nella manovra si possa aggiungere qualcosa su questo capitolo”. Quanto alle affermazioni della leader del Pd Elly Schlein secondo cui il governo “sta smantellando la sanità pubblica”, Schillaci commenta: “Credo che questa sia solo propaganda”.

Negli ospedali non sono comunque mancati i disagi, anche se la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha precisato che lo sciopero di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie ha fatto registrare limitate criticità nell’erogazione dei servizi ai cittadini, con “minimi disagi rilevati a macchia di leopardo nel territorio nazionale”. Secondo i sindacati, però, a saltare sono stati 1,2 milioni di prestazioni: i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza. La protesta, precisano le organizzazioni – che parlano anche di un eccesso di precettazioni da parte delle Asl – non è ovviamente ‘contro’ i cittadini: “Se siamo qui in piazza – afferma il segretario Anaao, Pierino Di Silverio, dal palco – è proprio per i pazienti.

Negli ospedali le condizioni sono ormai inaccettabili”. Sfidando la pioggia ed il cielo grigio, circa 1000 tra medici e infermieri affollano muniti di bandiere la piazza romana. Le parole più urlate sono ‘Rispetto’ e ‘Vergogna’. Di Silverio, con i presidenti di Cimo Guido Quici e di Nursing up Antonio De Palma, espone le ragioni della protesta: “Viviamo in una condizione che definire drammatica è poco: stipendi bassi, strutture fatiscenti, violenza, assenza di medicina sul territorio. E dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica, il governo non si vergogna con questa manovra di elargire 14 euro in più al mese ai medici e 7 agli infermieri, a fronte di zero assunzioni e di una legge di Bilancio 2025 che conferma la riduzione del finanziamento per la sanità”.

E la protesta non finisce con lo sciopero di oggi: “Arriveremo ad azioni estreme e alle dimissioni di massa”. Medici e infermieri si sono rivolti anche alla premier Giorgia Meloni, con una lettera in cui denunciano investimenti insufficienti e chiedono un rilancio vero del Ssn ed un incontro urgente. Solidarietà arriva dai medici di famiglia della Fimmg: “Se necessario, anche la Medicina Generale è pronta ad azioni di protesta”. Vicinanza è espressa da esponenti del Pd, mentre Angelo Bonelli (Avs) ricorda che 4,5 milioni di italiani rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa e 2,5 milioni non possono permettersele per ragioni economiche. Netta, invece, la posizione di FdI: “Rispetto lo sciopero, ma stiamo facendo il possibile per migliorare la situazione”, afferma il vicecapogruppo alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

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Cronache

Spari a Casoria: due feriti gravi in codice rosso, indagini in corso

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I carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti in via Salvo D’Acquisto a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono stati rinvenuti diversi bossoli, e le autorità stanno effettuando accertamenti per verificare eventuali feriti o dettagli sulla dinamica dell’episodio.

Due uomini feriti gravemente: entrambi in codice rosso
L’allarme ha trovato conferma poco dopo, con l’arrivo di due persone gravemente ferite presso due diversi ospedali. Barbato Salvatore, classe 1966, è stato ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore, mentre Sorrentino Mauro, classe 1984, è stato trasportato all’ospedale di Acerra. Entrambi, noti alle forze dell’ordine, presentano ferite multiple causate da colpi di arma da fuoco in varie parti del corpo. Le loro condizioni sono critiche: sono stati classificati in codice rosso e la prognosi resta riservata.

Possibile legame con la sparatoria di Casoria
Non si esclude che i due uomini possano essere coinvolti nei fatti di Casoria, ma la dinamica e la matrice dell’episodiosono ancora oggetto di indagine. Gli inquirenti stanno raccogliendo prove e testimonianze per chiarire se si tratti di un regolamento di conti o di altra natura criminale.

Aggiornamenti attesi: il territorio sotto attenzione
Questo ennesimo episodio di violenza scuote la comunità locale, che chiede maggiore sicurezza e interventi tempestivi per contrastare fenomeni di criminalità. Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime ore.

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