Collegati con noi

Cronache

1,5 mld per sicurezza e nuovi reati, stretta del governo

Pubblicato

del

Un miliardo e mezzo di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa e un pacchetto di norme che introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri: si va dalle truffe agli anziani alle rivolte nei Cpr, dalle aggressioni alle forze dell’ordine ai blocchi stradali, dal borseggio all’ampliamento delle garanzie per l’intelligence in funzione antiterrorismo. Il giro di vite è contenuto in un disegno di legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri, mentre in mattinata la premier ha ricevuto i sindacati di polizia ed i Cocer delle forze armate a Palazzo Chigi per illustrare gli stanziamenti in bilancio che determineranno un aumento medio delle retribuzioni del 5,8%. Meloni alla fine si è detta “orgogliosa” delle misure approvate ed ha ringraziato i rappresentanti sindacali: “Senza sicurezza non c’è libertà, non c’è protezione sociale, non c’è crescita economica”, ha sottolineato.

Critiche dalle opposizioni: “L’unico istinto che hanno è quello securitario, quello di aumentare pene e spaventare il Paese”, ha detto Francesco Boccia (Pd). Tra norme più discusse e per la quale si è raggiunta una mediazione tra i ministri c’è quella che rende non più obbligatorio ma facoltativo il rinvio dell’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. Il rinvio può essere escluso se da esso derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori reati. In una formulazione iniziale si prevedeva che il differimento dell’esecuzione era escluso. Prevista la possibilità che la pena sia scontata presso gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, fermo restando il divieto del carcere per le donne incinte e le madri dei bambini più piccoli (fino a un anno di età). La ratio, ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è quella di intervenire sui casi delle “borseggiatrici” su mezzi pubblici o nelle stazioni: cioè “il fenomeno dell’uso della condizione di maternità come esimente in caso di commissione di reato”. Sempre contro il borseggio il questore può vietare l’accesso a metro, stazioni e porti a chi è già stato per reati commessi in quei luoghi. Si introduce poi una norma per punire chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni.

Un nuovo reato punisce inoltre chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Rischia invece da 2 a 6 anni chi promuove e dirige una rivolta anche in un centro di accoglienza e accoglienza per i migranti. In passato, ha ricordato Piantedosi, le strutture sono spesso state teatro di incendi e di atti che hanno messo a rischio l’incolumità delle stesse persone trattenute. Altro reato introdotto: “detenzione di materiale con finalità di terrorismo”.

Punisce, con la reclusione da 2 a 6 anni, chiunque si procura o detiene materiale finalizzato a preparare atti di terrorismo e si prevede la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi distribuisce, diffonde o pubblicizza materiale contenente istruzioni per la preparazione e l’utilizzo di materie esplodenti, al fine di attentare all’incolumità pubblica. C’è quindi il contrasto alle occupazioni abusive con, anche in questo caso, un nuovo delitto che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Stretta, inoltre, sulle truffe agli anziani, con l’aumento della pena di reclusione da 2 a 6 anni e la possibilità di procedere all’arresto in flagranza. Gli agenti di sicurezza sono autorizzati a detenere un’arma da fuoco privata diversa da quella d’ordinanza, di solito molto più pesante e scomoda portare in giro. Altro fenomeno ricorrente che il governo vuole colpire è quello di blocchi stradali ‘pesanti’, tipo quelli organizzati dagli attivisti di Extinction Rebellion.

Attualmente è punito con una sanzione amministrativa chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Il provvedimento approvato stabilisce che questa fattispecie diventi reato nel momento in cui risulti “particolarmente offensiva ed allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente”. Nel pacchetto trova posto anche un articolo che rafforza le prerogative dell’intelligence. In particolare – si legge in una bozza del provvedimento – saranno coperti da garanzie funzionali (cioè non saranno punibili per i reati che commettono) gli infiltrati dell’intelligence (o loro fonti) al vertice di organizzazioni terroristiche. Questo perchè informazioni come la pianificazione di un attentato, ad esempio, possono essere acquisite solo da esponenti di vertice del gruppo terroristico. Si consente poi agli 007 di deporre “in ogni stato e grado del procedimento” utilizzando generalità di copertura, quando sia necessario mantenerne segreta la reale identità nell’interesse della sicurezza della Repubblica o per tutelarne l’incolumità.

Advertisement

Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

Pubblicato

del

“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

Continua a leggere

Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

Pubblicato

del

Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

Continua a leggere

Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

Pubblicato

del

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto