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13 sfide dirette in 6 turni, Napoli prova l’allungo

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Il fascino di sei squadre in due punti regala alla serie A sei giornate scoppiettanti prima di fine d’anno. Per lo spessore degli impegni, sulla carta, il Napoli e l’Inter sembrano in grado di giocarsi da sole la leadership. Ma Atalanta e Fiorentina, che hanno un calendario medio, non hanno alcuna voglia di lasciarsi staccare. Gli impegni più severi li ha la Lazio. A stretto contatto c’é anche la Juve, se non continuerà a fare incetta di pareggi.

Il Milan deve recuperare una gara e per ora é concentrata soprattutto sulla Champions. Il Bologna é tornata in zona Europa, che sembra competerle anche dopo l’addio di Thiago Motta.

L’unica attardata é la Roma che si é affidata all’esperienza di Claudio Ranieri per raddrizzare una stagione per ora fallimentare. Tredici le sfide più interessanti: 13/a giornata Napoli-Roma, Lazio-Bologna e Milan-Juve; 14/a Roma-Atalanta e Fiorentina-Inter; 15/a Napoli-Lazio, Atalanta-Milan e Juve-Bologna; 16/a Bologna-Fiorentina e Lazio-Inter; 18/a Lazio-Atalanta, Juve-Fiorentina e Milan-Roma. Il turno prima di Natale, il 17/o, non ha scontri diretti.

– NAPOLI (26 punti): le due romane in casa, a corollario impegni medi, col vantaggio di non avere le coppe. Ci sono i presupposti per rafforzare la posizione di leader. Calendario (in maiuscolo le gare in trasferta): 24/11 ore 18 Roma; 1/12 ore 15 TORINO; 8/12 ore 20.45 Lazio; 14/12 ore 18 UDINESE; 21/12 ore 18 GENOA; 29/12 ore 15 Venezia.

– ATALANTA (25): in otto giorni se la deve vedere con Roma, Milan e Real Madrid. Ma il gruppo di Gasperini sembra in grado di gestire gli impegni senza affanni. Chiude l’anno in casa della Lazio. Calendario:23/11 ore 20.45 PARMA; CHAMPIONS 26/11 ore 21 YOUNG BOYS; 2/12 ore 20.45 ROMA; 6/12 ore 20.45 Milan; CHL 10/12 ore 21 Real Madrid; 14/12 ore 15 CAGLIARI; 22/12 ore 18 Empoli; 28/12 ore 20.45 LAZIO.

– FIORENTINA (25): apre dicembre con l’Inter, chiude con la Juve. Ma in mezzo, a parte i facili impegni di Conference, Palladino può gestire il magico momento viola senza affanni. Calendario: 24/11 ore 15 COMO; CONFERENCE 28/11 ore 21 Pafos; 1/12 ore 18 Inter; 8/12 ore 12.30 Cagliari; CL 12/12 ore 18.45 Lask; 15/12 ore 15 BOLOGNA; 23/12 ore 18.30 Udinese; 29/12 ore 18 JUVENTUS.

– INTER (25): il calendario aiuta Inzaghi, che ha però le gare più ostiche in trasferta (Fiorentina e Lazio, in Champions il Leverkusen) in un quadro rassicurante per riprendersi la testa, in caso di frenate del Napoli. Calendario: 23/11 ore 15 VERONA; CHL 26/11 ore 21 Lipsia; 1/12 ore 18 FIORENTINA; 6/12 ore 18.30 Parma; CHL 10/12 ore 21 LEVERKUSEN; 16/12 ore 20.45 LAZIO; 23/12 ore 20.45 Como; 28/12 ore 18 CAGLIARI.

– LAZIO (25): é il momento di capire la consistenza nel tempo del gruppo di Baroni. Deve affrontare Bologna, Napoli, Inter e Atalanta, oltre all’Ajax fuori in una Europa League che sta dominando. Calendario: 24/11 ore 20.45 Bologna; 1/12 ore 15 PARMA; EUROPA LEAGUE 28/11 ore 18.45 Ludogorets; 8/12 ore 20.45 NAPOLI; EL 11/12 ore 21 AJAX; 16/12 ore 20.45 Inter; 21/12 ore 20.45 LECCE; 28/12 ore 20.45 Atalanta.

– JUVENTUS (24): deve fare i contri con Milan, Bologna e Fiorentina (sperando di archiviare la fastidiosa sequenza di pareggi). Ma Thiago Motta teme soprattutto gli impegni inglesi di Champions con Aston Villa e Manchester City.

Calendario: 23/11 ore 18 MILAN; CHL 27/11 ore 21 ASTON VILLA; 1/12 ore 20.45 LECCE; 7/12 ore 18 Bologna; CHL 11/12 ore 21 Manchester City; 14/12 ore 20.45 Venezia; 22/12 ore 20.45 MONZA; 29/12 ore 18 Fiorentina. – MILAN (18): Fonseca deve capitalizzare i facili ostacoli di Champions (Slovan e Stella Rossa) per dare continuità di risultati in campionato. All’orizzonte anche Juve, Atalanta e Roma. Calendario: 23/11 ore 18 Juventus; CH 26/11 ore 18.45 SLOVAN; 30/11 ore 18 Empoli; 6/12 ore 20.45 ATALANTA; 11/12 ore 21 Stella Rossa; 15/12 ore 20.45 Genoa; 20/12 ore 20.45 VERONA; 29/12 ore 20.45 Roma. – BOLOGNA (18): il buon momento degli emiliani incrocia tre impegni seri (Lazio, Juve e Fiorentina) con altri piu’ abbordabili.

In Champions servirebbe vincere con Lilla e Benfica, ma non sara’ facile. Calendario: 24/11 ore 20.45 LAZIO; CHL 27/11 ore 21 Lilla; 30/11 ore 20.45 Venezia;7/12 ore 18 JUVENTUS; CHL 11/12 ore 21 BENFICA; 15/12 ore 15 Fiorentina; 21/12 ore 15 TORINO; 30/12 ore 20.45 Verona. – ROMA (13): Ranieri arriva al capezzale di una squadra malata col temibile trittico Napoli-Tottenham-Atalanta all’orizzonte e con la necessità di riportare serenità e punti. A fine d’anno chiusura col botto col Milan. Calendario: 24/11 ore 18 NAPOLI; EL 28/11 ore 21 TOTTENHAM; 2/12 ore 20.45 Atalanta; 7/12 ore 20.45 Lecce; EL 11/12 ore 18.45 Braga; 15/12 ore 18 COMO; 22/12 ore 12.30 Parma; 29/12 ore 20.45 MILAN.

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Jannik Sinner trionfa alle Nitto ATP Finals 2024: primo successo del numero uno al mondo

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Torino celebra una storica vittoria di Jannik Sinner, che si è aggiudicato le Nitto ATP Finals 2024, sconfiggendo in finale lo statunitense Taylor Fritz. Con un punteggio di 6-4, 6-4, l’altoatesino ha conquistato il prestigioso torneo dei Maestri, confermando il suo stato di forma e il meritatissimo primo posto nella classifica mondiale ATP.

La vittoria a Torino

Davanti a un Pala Alpitour gremito, Sinner ha mostrato una prestazione impeccabile, caratterizzata da potenza, precisione e una freddezza da veterano. La finale contro Fritz, nonostante la tensione dell’evento, ha messo in luce il controllo e la solidità mentale del tennista italiano, che non ha concesso all’avversario alcuna possibilità di ribaltare il match.

Un traguardo storico

Questa vittoria rappresenta il primo successo di Jannik Sinner alle ATP Finals, torneo riservato ai migliori otto giocatori del mondo. A soli 23 anni, l’altoatesino diventa il primo italiano a vincere il torneo dei Maestri nella sua edizione torinese, un traguardo che consolida ulteriormente il suo status di numero uno al mondo.

Un percorso stellare

Sinner ha dominato il torneo sin dalle fasi iniziali, vincendo tutte le partite del girone e dimostrando una crescita costante nel corso dell’anno. La stagione 2024 è stata quella della consacrazione definitiva per il giovane talento italiano, che ha già collezionato importanti successi nei tornei del Grande Slam e nei Masters 1000.

L’orgoglio italiano

La vittoria di Jannik Sinner alle ATP Finals non è solo un trionfo personale, ma anche un momento di orgoglio per tutto il movimento tennistico italiano. Con questa impresa, Sinner continua a ispirare le nuove generazioni di tennisti italiani e a scrivere nuove pagine nella storia dello sport nazionale.

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Azzurri per le finali di Davis, c’è anche Berrettini

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Ci sarà anche Matteo Berrettini a Malaga per le finali di Coppa Davis di tennis. Filippo Volandri, nello scegliere gli azzurri, non ha voluto rinunciare all’ex numero 6 del mondo, seppur reduce da un periodo poco brillante (l’ultima partita ufficiale che ha giocato risale al 29 ottobre quando fu sconfitto dall’australiano Popyrin nei 32/i di finale del torneo di Shangai). Berrettini – che è stato preferito ad un Flavio Cobolli in condizioni fisiche non eccellenti – sarà la riserva del singolare. Intoccabili i due titolari: il numero 1 del mondo Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, salito al 17/o posto del ranking Atp. A completare la squadra Simone Bolelli e Andrea Vavassori, il quarto miglior doppio della graduatoria mondiale. “Scegliere non è mai facile – ha commentato Volandri – ma questi ragazzi facilitano sempre il compito mettendosi a disposizione totale perché sanno di essere tutti indispensabili all’interno di questo percorso.

Chi scenderà in campo lo farà per tutti i propri compagni e per tutto il gruppo e da questi valori sono convinto che possano arrivare solo grandi risultati. Per questo il nostro obbiettivo è mantenere il più a lungo possibile la nostra posizione ai vertici del tennis mondiale”. Poi ha aggiunto: “Ho fatto tutte le valutazioni necessarie secondo i criteri di osservazione tattico/tecnici e psicofisici. Continua il nostro percorso di squadra che sempre più colloca ogni momento come questo all’interno di un ciclo, che ad ogni appuntamento incrementa forza convinzione e disponibilità in tutti noi”. Gli azzurri scenderanno sul campo in cemento della Martin Carpen Arena per difendere l'”insalatiera” conquistata nel 2023. Il primo match è in calendario il 21 novembre contro la temibile Argentina, che può contare su tre forti singolaristi (Francisco Cerundolo, Tomas Martin Etcheverry e Sebastian Baez) e su un altrettanto forte coppia di doppio (Andres Molteni e Maximo Gonzalez). Chi supererà il turno affronterà la vincente di Stati Uniti-Australia.

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Inter favorita, ma lo scudetto é una super volata a sei

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Dopo la rasserenante ripresa della nazionale di Spalletti, il calcio italiano si rituffa nell’avvincente e trafficato sprint della serie A, attesa da sei giornate dense di sfide dirette fino a fine d’anno. Erano quattro decenni che, a un terzo del cammino, non si trovavano sei squadre in due punti a contendersi lo scudetto. Nel 1984 finì con la Juve di Trapattoni e Platini davanti alla Roma di Liedholm e Falcao, rivincita dell’anno precedente. Nell’era dei tre punti l’affollamento ai vertici é una novità del tutto inattesa: le previsioni indicavano l’Inter grande favorita davanti alla nuova Juve targata Thiago Motta, al Napoli rigenerato dalla cura Conte, all’Atalanta di Gasperini pronta a spiccare il grande salto dopo la trionfale passerella della Europa League.

Un parziale rallentamento dell’Inter (-5 punti), insieme a un eccellente avvio del Napoli, ha creato i presupposti di questa ammucchiata a cui partecipano due new entry: la spumeggiante Lazio di Baroni e la convincente Fiorentina di Palladino. Senza contare che alle sei prime della classe si puo’ aggiungere l’alterno Milan di Fonseca, capace di trafiggere l’Inter e di sbancare il Bernabeu dando lezione di calcio al Real di Ancelotti, come di perdere 3 partite piu’ le prime due di Champions. I rossoneri sono a -8, ma possono arrivare a -5 se battono il Bologna nel recupero.

La realtà della serie A é del tutto diversa dai campionati maggiori d’Europa in cui, dopo una fase equilibrata, sono scappate in testa Psg (+6 sul Monaco), Bayern e Liverpool (+5 su Lipsia e Manchester City). Anche il Barcellona é a +6, ma il Real Madrid ha una gara in meno per cui potrebbe avvicinarsi a -3. Il grande equilibro é anche la somma di exploit e scompensi delle squadre di vertice visto che la quota scudetto sarà presumibilmente molto più bassa degli ultimi anni, a meno di accelerate al momento imprevedibili. L’ispirazione intermittente degli attaccanti ha contribuito non poco alla classifica corta. Il Napoli punta sulla ritrovata efficienza della difesa (Buongiorno e il vero Di Lorenzo dopo un anno da horror) visto che Lukaku per ora incide poco (4 gol). Meglio il rigenerato Kvara (5) molto concentrato però su un nuovo contratto remunerativo (con Conte o altrove).

L’Inter punta sul super organico visto che la partenza sprint di Thuram (7) ha coperto per ora l’attuale fase involutiva di Lautaro (5). Un contribuito efficace lo fornisce il tuttofare Frattesi (3 gol in nerazzurro e 3 in azzurro). Il mago Gasperini riesce a non avere danni dai dolorosi infortuni di Scalvini e Scamacca grazie al super colpo Retegui (capocannoniere con 11 gol in 12 gare) e al talento di Lookman (6) rientrato nei ranghi dopo la ribellione estiva. La Lazio é un’allegra e sfrontata cooperativa del gol a cui contribuiscono tutti (Castellanos 5, capitan Zaccagni e Dia 4, l’eterno Pedro 3).

La solida Fiorentina di Palladino ha incanalato il talento discontinuo di Kean (8) e aspetta il recupero di Gudmundsson che ha comunque segnato 3 gol in 4 partite. Anche la Juve fa affidamento su un’ottima difesa: fra alti e bassi Vlahovic ha segnato 6 gol (e 3 importanti in Champions), segue Weah con 4. Il Milan sconta invece l’irrilevanza di Morata (2, frenato dagli infortuni) e Abraham (2). Meglio Pulisic con 5 mentre l’alterno Leao e’ fermo a 3. Il Bologna, dopo lo choc degli addii plurimi, sta risalendo la china con i 5 gol di Orsolini e i 4 di Castro (non pervenuto l’atteso Dallinga). E’ la Roma che inaugura il gruppo delle grandi deluse. Gli errori di un mercato ricco ma zoppo, lo choc dell’addio prematuro e misterioso di De Rossi, la scellerata scelta dell’integralista Juric, la ripicca autolesionistica di molti tifosi hanno creato una voragine insidiosa (-12 dalla zona Champions, +4 dalla zona retrocessione).

Toccherà al buonsenso e al mestiere del ‘testaccino’ Claudio Ranieri, rientrato dalla pensione, provare a salvare la stagione. Anche per i molti infortuni balbetta il Torino, dopo un ottimo avvio. Bene Udinese e Empoli. Molto interessante é anche la lotta per non retrocedere, visto il recupero di club che sembravano staccati. In quattro punti galleggiano otto squadre con le ultime tre, Lecce, Monza e Venezia, che hanno fondate speranze di recuperare e salvarsi.

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