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Messico, è morto in prigione  Moise’s Escamilla May: il capo dei narcos ‘Los Zetas’ era affetto da Covid 19

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 Moise’s Escamilla May, leader del clan di narcotrafficanti denominato ‘Los Zetas’, e’ morto per problemi respiratori causati dal coronavirus nel centro di reclusione federale di Puente Grande, nello Stato messicano di Jalisco.  Il decesso del boss che aveva 45 anni, riferisce la tv Televisa, e’ avvenuto l’8 maggio nell’infermeria della prigione dove era stato ricoverato una settimana prima, ma e’ stato reso noto solo ora per motivi di sicurezza.

Conosciuto col soprannome di ‘El Gordo May’ (Il grasso May), Escamilla stava scontando l’undicesimo di 37 anni di carcere a cui era stato condannato per avere decapitato 12 persone nella citta’ di Cancun. Al momento del suo arresto nel 2008, insieme a otto dei suoi uomini, ‘Los Zetas’ erano considerato l’organizzazione criminale piu’ terribile della regione di Cancun dove aveva il monopolio della distribuzione della cocaina proveniente dal Centro America. La pandemia da coronavirus e’ in pieno sviluppo in Messico. Nell’ultimo rapporto delle autorita’ sanitarie diramato dal sottosegretario per la Prevenzione e la promozione della salute, si indica che i casi di contagio dall’inizio della crisi sono 35.022, con un bilancio di 3.465 morti.

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Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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Gaza: media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

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L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

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