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Cronache

Coronavirus, accordo per produrre mascherine nello stabilimento militare di Torre Annunziata

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L’Agenzia Industrie Difesa (Aid), l’Agenzia in house della Difesa posta sotto la vigilanza del Ministero della Difesa, ha stipulato un accordo quadro della durata di quattro anni rinnovabili con BLS S.r.l., azienda italiana specializzata da oltre cinquant’anni al 100% nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con l’obiettivo di potenziare la produzione di mascherine protettive delle vie respiratorie di tipo FFP2 e FFP3. Il progetto consente di avviare, in tempi brevi, nuove linee di produzione di mascherine certificate attraverso la riconversione dello Stabilimento militare “Spolette” di Torre Annunziata in Campania, un’unita’ produttiva dell’Aid. Cio’ consentira’ inoltre di incrementare la forza lavoro gia’ attualmente operante all’interno del sito militare, consentendo di assumere ulteriore personale fino a 50 addetti, da distribuire su due o piu’ linee produttive.

 

In questo modo, si legge in una nota, si potra’ supportare il Servizio Sanitario Nazionale in caso di emergenze sanitarie, quali quella contingente legata all’epidemia del Covid-19, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile. Piu’ in generale, nel caso di emergenze nazionali, l’intero prodotto e’ destinato unicamente a soddisfare le esigenze indicate dalle Autorita’ Governative per interessi nazionali. In situazioni non emergenziali il prodotto servira’ a soddisfare le esigenze degli Enti della Difesa, delle Forze di Polizia nonche’ quelle di protezione civile. Una collaborazione tra pubblico e privato che mette a fattor comune esperienza, know-how, innovazione, capacita’ di fare impresa e risorse La linea di produzione sara’ inizialmente operativa presso la sede BLS a Cormano, per poi essere trasferita nello stabilimento militare “Spolette” di AID.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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